
Ci sarebbero questioni legate all’edificio storico di cui sono proprietari dietro la morte di Piero Casonato, medico di 59 anni, ucciso dal fratello Marco, di tre anni più anziano e docente di psicologia all’Università di Milano. I due erano in contrapposizione da tempo rispetto a Villa Massoni, posta sotto sequestro dalla Procura. I fratelli, proprio per lo stato in cui si trova l’edificio storico, erano stati imputati di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, come previsto dell’articolo 733 del codice penale. Villa Massoni è una delle ville della rete di residenze dei Cybo Malaspina, costruita a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento.
Le sue condizioni attuali sono fatiscenti e di degrado. Un paio di settimane fa, i militanti di Forza Nuova si sono presentati presso Villa Massoni. Con il permesso di uno dei fratelli, Marco Casonato, volevano constatare le condizioni dello stabile. A un certo punto, è intervenuto il fratello Piero, che ha tentato di investire gli attivisti del movimento di ultra destra. Sul posto intervennero le forze dell’ordine al gran completo: polizia, guardia di finanza, carabinieri, polizia municipale e anche alcuni agenti della Digos. Ieri pomeriggio Piero Casonato e suo fratello Marco si sono rivisti sullo stesso terreno e hanno litigato, una lite sfociata poi in maniera tragica. Infatti, stavolta è stato Marco Casonato a ingranare la marcia del suo furgoncino Fiat Doblò, investendo in pieno il fratello e poi passando più volte sopra il suo corpo, anche probabilmente dopo averlo già ucciso.
Sconcertanti le testimonianze di alcune persone che erano nelle vicinanze, come Gilberto Ricci: “Ho visto arrivare l’ambulanza, poi carabinieri e polizia lungo le mura e ho visto il mezzo di soccorso uscire dal cancello di Villa Casonato: ho capito che poteva essere accaduto qualcosa, qualcosa di brutto e di grave. E pensare che in passato nel terreno di questa questa villa ci abitavano cinque famiglie di contadini…”. Choc anche alla Bicocca, dove Marco Casonato è ricercatore dal 1999. Alle spalle ha numerose pubblicazioni, fra cui “Psicopatologia ecologica della famiglia” e “Immaginazione e metafora”. Il suo avvocato, Valter Mattarocci, non riesce a spiegare come possa essere accaduto il dramma: “Marco Casonato non ha mai usato espressioni violente nei confronti di Piero, tantomeno minacce. Mai. Piuttosto ripeteva come il fratello ‘doveva essere curato’, ma anche in questo caso non c’era astio né stizza nelle sue parole. Non si doveva arrivare a questa tragedia
GM