
Franco Birolo è il tabaccaio di Correzzola in provincia di Padova che nella notte tra il 25 e il 26 aprile 2012, uccise un ladro che si era introdotto nel suo esercizio commerciale. Birolo sparò in pieno petto a uno dei due ladri, Igor Orsu, uccidendolo. In primo grado venne condannato per eccesso colposo in legittima difesa a due anni e otto mesi oltre al risarcimento di 325mila euro nei confronti della madre e della sorella della vittima. Le due donne esultarono commentando così la notizia: “Giustizia è stata fatta. Non si può spazzare via in questo modo una giovane vita”. La sentenza d’appello cambiò tutto e per il tabaccaio padovano arrivò l’assoluzione da ogni accusa con le seguenti motivazioni: “La Corte ritiene scusabile, oltre all’errore di valutazione, anche l’errore di esecuzione”. Secondo i giudici Birolo sparò perché temeva di essere colpito a sua volta e il suo errore non è punibile.
Ora Birolo torna a parlare in un lungo e duro sfogo e annuncia che nonostante l’assoluzione chiuderà il suo negozio: “Lo Stato non ti difende. Chiudo tutto e faccio l’agricoltore. Ho preso questa decisione perché questo iter giudiziario di cinque anni, ha tolto tempo alla mia famiglia. Ho deciso di dedicarmi all’attività agricola dei miei e poi perché ho paura. Ho paura che possa ricapitare, non sono immune da queste situazioni. E se ricapita il sistema giudiziario non ti protegge. La giustizia dovrebbe essere dalla parte delle vittime, non far passare cinque anni di calvario a una persona. Non ho scelto io di fare la parte del delinquente e finire nelle aule di giustizia. Io ho scelto di lavorare, di andare a letto la sera e di svegliarmi al mattino presto per essere efficiente. Non per rincorrere i ladri nel mio negozio”.
Le accuse proseguono: “Nessun risarcimento ho visto per quello che ho passato e con due gradi di giudizio e cinque anni di procedimento penale, veda lei quanti soldi posso aver speso. L’avvocato me lo sono pagato. Sono stato aiutato per una piccola parte da un fondo di solidarietà del Comune ma non basta a coprire le spese totali. Io non mi sento sicuro – conclude Birolo – mi devo difendere sia dai delinquenti che dal sistema giudiziario. Se non ci si difende si fanno i conti con i criminali, se ci si difende con i calvari successivi”.
F.B.