Matteo, appassionato di atletica, tradito a vent’anni dal suo cuore di sportivo

Matteo Silini (foto dal web)

Un cuore da sportivo, dicevano, tant’è che Matteo Silini, ventenne bresciano, in passato aveva praticato sia il calcio che l’atletica leggera. L’immagine di profilo su Facebook lo immortala impegnato in una gara podistica. Invece la sua morte, avvenuta nel giorno di Ognissanti nello studentato di Trento dove viveva, ha cause naturali e non è necessario nemmeno ricorrere all’autopsia. Infatti, Matteo Silini è morto per un arresto cardiocircolatorio. La conferma è arrivata dai suoi genitori, mamma Susanna e papà Severino. In particolare, il padre aveva inviato ad amici e conoscenti un breve messaggio su Whatsapp.

Il ragazzo, peraltro, era un grande amante della montagna: in questi anni, però, nessuno aveva mai sospettato nulla. Matteo Silini aveva partecipato la sera del 31 ottobre alla festa di Halloween organizzata nel suo studentato, quindi era andato a letto, come se niente fosse. Il mattino seguente, i suoi amici hanno bussato alla sua porta, verso mezzogiorno. Non si sono preoccupati più di tanto, convinti che forse stesse dormendo profondamente. Un paio di ore dopo, però, ci hanno riprovato e a quel punto è scattato l’allarme. Matteo Silini era già gravissimo e all’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare. La famiglia del giovane è molto conosciuta nel bresciano: i genitori gestiscono il noto albergo Adamello. Oltre a loro, lascia una sorella di 17 anni, Greta.

Nei giorni scorsi, vi avevamo parlato della terribile sorte di Christian Lo Giudice. Da qualche giorno non stava bene: prima la febbre, poi la visita della Guardia medica. Successivamente si erano intensificati i dolori al torace, infine la corsa in ospedale da San Cipirello – dove viveva – al Civico di Palermo. Qui però il 19enne è arrivato già in arresto cardiaco.

GM