Riciclaggio: arrestato a Dubai il cognato di Gianfranco Fini

Gianfranco Fini
(ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

La latitanza di Giancarlo Tulliani, cognato dell’ex presidente della Camera e leader di An Gianfranco Fini, è terminata oggi a Dubai. Il fratello della compagna dell’ex delfino di Almirante era ricercato a causa di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 20 marzo dalla gip Simonetta D’Alessandro. In base a quanto ha riferito la legale Titta Madia, “Giancarlo Tulliani si era recato alla polizia perché si lamentava del fatto che c’erano dei giornalisti che lo seguivano. La polizia, nel raccogliere la sua denuncia, ha visto il mandato cattura internazionale e lo ha arrestato. Tulliani è ora con un avvocato del posto, in attesa del procedimento di estradizione”.

Il cognato di Gianfranco Fini è accusato di riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Roma sui rapporti, ritenuti illeciti, della famiglia Tulliani con il “re delle slot” Francesco Corallo. A metà dicembre, oltre 200 finanzieri hanno eseguito in tutta Italia 80 perquisizioni alcune a carico di persone fisiche, altre a carico di società disposte dalla procura di Roma. Si è giunti così all’arresto di diverse persone, tra cui l’ex parlamentare del Pdl Amedeo Laboccetta. Successivamente, l’inchiesta si era via via allargata e anche Gianfranco Fini, a febbraio, era stato accusato del medesimo reato di riciclaggio. Dopo gli arresti di dicembre, Fini aveva spiegato al ‘Fatto Quotidiano’: “Sono stato un co…one ma non un corrotto”.

GM