Genova: agente della stradale si suicida davanti al collega

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(Websource/Archivio)

Incapace di sopportare un giorno di più una vita che lo aveva messo alle corde, un agente della stradale si è tolto la vita mentre era in servizio. La tragedia si è verificata questa mattina alle prime luci dell’alba in una piazzola di sosta all’altezza di Vesima (Genova), tra i caselli di Arezzano e Genova Prà, davanti agli occhi del collega ancora incredulo per quanto successo.

Secondo quanto raccontato dal poliziotto, infatti, l’uomo era alla guida della volante, i due agenti stavano facendo il classico controllo del tratto autostradale quando, di colpo, l’agente decide di sostare senza spiegarne il motivo al collega. Fermata l’auto è sceso dal veicolo, ha messo mano alla fondina ed estratta la pistola d’ordinanza ha fatto fuoco uccidendosi. Nulla aveva fatto insospettire il collega che, solo quando l’uomo ha messo mano alla pistola ha capito le sue intenzioni.

L’agente (44 anni) viveva a Busalla, piccolo paesino nell’entroterra genovese, con la moglie. Il pm di Genova Walter Cotugno ha dato mandato agli investigatori per scoprire se l’uomo ha lasciato un messaggio che ne spiegava le intenzioni nel proprio appartamento. Secondo le prime ricostruzioni, l’agente stava passando un momento molto duro a causa della recente scomparsa di alcuni cari amici, a cui andrebbe aggiunta la malattia di un parente prossimo. Il pm ha anche disposto l’autopsia sul corpo dell’agente che verrà effettuata nelle prossime ore.

Questo 2017 è stato un anno molto duro per il corpo di Polizia: a febbraio l’agente Claudio Marcolin (52 anni) si è tolto la vita poco dopo aver lasciato il commissariato di Padova, all’interno della sua macchina. Qualche mese più tardi a Montalto Uffugo, un altro agente, Giovanni Petrasso, è tornato a casa e con la pistola d’ordinanza ha prima sparato diversi colpi contro la moglie, quindi ha puntato l’arma contro se stesso e si è suicidato.

F.S.