Lo psichiatra:”Vi spiego perchè dentro ogni donna si nasconde una prostituta” – VIDEO

 

Lo psichiatra italiano Raffaele Morelli, noto per le sue pubblicazioni e per le diverse partecipazioni a svariati programmi tv, è finito al centro delle polemiche per delle affermazioni relative al caso Weinstein, il potente produttore cinematografico di Hollywood che è stato accusato da decine di attrici di averle sottoposte ad abusi sessuali. Il noto psicoterapeuta ha affermato, testuali parole: “In ogni donna è presente, sempre, il fatto di poter usare la seduzione per ottenere un vantaggio. Ogni donna può diventare una prostituta e se esiste santa, è una malattia, una grave malattia”. Morelli giustifica questa tesi aggiungendo: “Una persona che si è prostituita per il successo dopo anni si sente sporca. Ogni donna può diventare una prostituta, perché quelle attrici pensavano di poter condurre le danze”. Dichiarazioni riportate in tv dalla nota trasmissione ‘Le Iene’ in una apposita intervista.

“Weinstein non è un maniaco sessuale”

Il professionista ritiene che Weinstein abbia agito nel modo che gli si contesta non per mero piacere sessuale, o almeno non solo. Ciò che il produttore amava di più era infatti esercitare il potere che era stato in grado di raggiungere, umiliando e soggiogando le attrici famose. “Per cui Weinstein non andrebbe considerato uno stupratore ma un uomo che mette in pratica il proprio dominio come modalità relazionale”, afferma Morelli. E non finisce qui: “Le donne cercano dei vantaggi, spesso economici ma non solo: anche dal punto di vista affettivo una donna può essere spinta a cercare una certa sicurezza. Intorno ai 21 anni si vive una fase sognante, e questo può portare a credere più facilmente alle false promesse ed alle illusioni. Le violenze messe in pratica da Weinstein erano più psicologiche che sessuali. Se dovessimo portare la violenza psicologica al cospetto del giudice, allora il 90% della popolazione di un paese sarebbe colpevole. Ed avvenimenti come questo succedono anche agli uomini”. Diverse attrici italiane hanno segnalato di aver subito violenze simili all’interno del mondo del cinema del nostro paese. L’ultima a scoperchiare il vaso è stata Miriana Trevisan, con delle precise accuse rivolte al regista Giuseppe Tornatore.

S.L.

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