
La storia di Gian Nicola Zanin è davvero singolare e nella sua drammaticità è esemplare di come sia purtroppo semplice cadere in disgrazia in un Paese come il nostro. Zanin era il vicesindaco di Costabissara, un comune in provincia di Vicenza. Per quasi 20 anni ha condotto una vita da benestante sempre impegnato in politica locale con vari incarichi. Poi è successo qualcosa e il cambiamento è stato drastico. Oggi Zanin fa il clochard ed è lui stesso a raccontare come tutto è iniziato (o finito in base ai punti di vista): “Ero in giunta quando sono venuti a cercarmi i Carabinieri: pensavano avessi contatti con delinquenti, mi sono trovato 13 auto intestate e multe per 13mila euro. Io che la patente non l’ ho mai avuta”.
Così di colpo tutto crolla. Zanin perde il lavoro, gli amici lo abbandonano e lui, che porta ancora anche le conseguenze di un’emiparesi avuta da piccolo, si ritrova in gravissima difficoltà. La pensione che prende come ex dipendete regionale viene dimezzata e Zanin si ritrova a dover vivere con 600 euro al mese. Non riesce più a pagare l’affitto e viene sfrattato. Da quel giorno vive e dorme per strada. Oggi per lo me non si nasconde più: “Ho imparato a chiedere aiuto – racconta in un’intervista al Corriere della Sera -: finora, ammetto, ho sbagliato io, mi sono isolato, non ho spiegato cosa mi stava accadendo, ma fai fatica a dire che sei caduto in basso”.
Oggi che la Caritas gli ha trovato finalmente un tetto sotto il quale dormire lui è sicuro: “Sono caduto due volte, ma una terza volta no, non sarei in grado di reggerla, di sopravvivere”. E poi si lascia andare ad una riflessione amara data anche dal suo passato di politico: “Sui servizi sociali la politica comunale è debole: si tagliano i servizi senza pensare alle persone – dichiara -. Per fortuna c’è il mondo del volontariato che tampona la grossa falla che la politica non riesce a colmare. Ne fanno una questione di soldi, si guarda più alla quadra del bilancio, quando con la volontà le soluzioni si trovano, anche con costi minimi. Potessi tornare indietro farei più attenzione a chi ha bisogno”.
F.B.