
La decisione presa dall’amministrazione del comune di Montevarchi (Arezzo) riguardo ai bambini i cui genitori sono in arretrato con il pagamento della retta dovuta alla mensa scolastica ha sollevato un polverone: i piccoli, infatti, saranno separati dagli altri studenti, messi al tavolo in cui ci sono i bambini che portano il cibo da casa e mangeranno esclusivamente pane e olio. L’amministrazione ha giustificato la decisione dicendo che i genitori di suddetti alunni non sono indigenti, ma semplicemente “Furbetti”, ciò nonostante il coro di disapprovazione per la scelta intrapresa è giunto fino in parlamento, dove alcuni deputati del PD si dicono pronti a presentare un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione.
A contestare in primis la decisione dell’amministrazione è stato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Lucia De Robertis che l’ha definita: “Una discriminazione incompatibile coi valori fondativi del sistema scolastico” ed ha aggiunto che: “Il legittimo problema del dovuto pagamento del servizio mensa erogato dal comune non può tradursi in una discriminazione degli alunni. La scelta del sindaco Chiassai di mettere a pane e olio i bambini le cui famiglie non sono in regola col pagamento del servizio mensa ha un impatto pedagogico disastroso, perché scarica sugli incolpevoli bambini i comportamenti omissivi dei genitori”.
Il vicepresidente ritiene che una simile scelta possa creare una discriminazione all’interno della scuola in un momento fondamentale per la socializzazione come la mensa, quindi per contrastare questa scelta, dice ancora De Robertis: “Ho presentato un’interrogazione urgente all’assessore Grieco perché questa scellerata scelta discriminante compromette pesantemente le caratteristiche e la funzione stessa del sistema educativo e formativo scolastico, creando sacche di discriminazione a danno dei bambini incompatibili con i valori fondanti del nostro modello di istruzione, basato sull’uguaglianza, l’inclusione, le pari opportunità”.
Del medesimo avviso sono anche i deputati del PD Donati, Ermini, Becattini e Parrini, che appresa la decisione dell’amministrazione comunale si sono detti scioccati e pronti ad intervenire per farla ritirare: “Ci auguriamo che l’amministrazione ritiri il provvedimento e prenda misure differenti ma allo stesso tempo presenteremo, assieme ad altri colleghi, un’interrogazione al ministro dell’Istruzione”.
F.S.