Cartelle esattoriali: slittano i termini di pagamento e la rottamazione si allarga

Cartelle Esattoriali
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In base a quanto stabilito da un emendamento al decreto fiscale, approvato dalla Commissione Bilancio, verrà estesa la possibilità di regolarizzare i mancati pagamenti delle cartelle esattoriali. L’emendamento prevede inoltre un prolungamento delle scadenze previamente fissate: questo significa che sia la data per l’adesione alla rateizzazione che il termine ultimo per sanare il debito verranno spostati. Il termine ultimo per la rottamazione delle cartelle esattoriali, dunque, verrebbe spostato dal 31 dicembre 2018 al febbraio 2019, così come il termine ultimo per il versamento delle ultime due rate della precedente rottamazione verrà spostato di 7 giorni (quindi al 7 dicembre).

L’emendamento in questione è stato pensato per inserire nella rottamazione anche le cartelle esattoriali riguardanti il periodo fiscale 2000-2016, ma i cambiamenti non saranno validi finché la Commissione Bilancio non darà l’approvazione definitiva. La modifica comporterebbe che la scadenza per fare richiesta di rateizzazione sarebbe fissata al 15 maggio 2018. Una volta ricevute le richieste, l’Agenzia della Riscossione verificherà il carico fiscale di ciascun richiedente e contatterà personalmente il debitore per comunicare le cifre della rateizzazione.

Per quanto riguarda coloro che hanno già avuto accesso ad una rottamazione dei debiti e voglio accedere alla rateizzazione anche per l’anno 2016, gli interessati dovranno prima di tutto sanare la posizione entro il 31 luglio del 2018, quindi il 30 settembre riceveranno una comunicazione riguardante i restanti pagamenti da effettuare che dovranno essere saldati in tre rate: ottobre 2018, novembre 2018 e febbraio 2019. Differente la posizione di coloro la cui cartella esattoriale non prevede la rateizzazione: l’importo da pagare verrà inviato dall’Agenzia della Riscossione entro il 30 giugno 2018 e suddiviso in 5 rate: le prime 4 (luglio, settembre, ottobre e novembre 2018) dovranno coprire l’80% delle cifra da saldare, mentre il restante dovrà essere corrisposto entro febbraio 2019.

In tutti i casi considerati viene offerta la possibilità al debitore di saldare tutta la cifra in unica rata, una soluzione ottimale per quei soggetti che devono pagare una cartella esattoriale che non prevede rateizzazione: chi infatti si trova la cifra per intero potrà pagare l’importo dovuto a luglio 2018 senza l’applicazione di ulteriori interessi, tutte le altre rate, invece, saranno gravate dagli interessi moratori.

F.S.