Scossa di terremoto a Pozzuoli, paura per il Vesuvio

Vesuvio
(Websource/archivio)

Uno sciame sismico ha fatto scattare l’allarme questa mattina a Pozzuoli e in particolare nella zona della Solfatara e degli Astroni. La notizia arriva direttamente dall’Osservatorio Vesuviano, che spiega come la scossa di terremoto più forte sua stata di magnitudo 1.3 della scala Ritcher e sia avvenuta ad una profondità di circa due chilometri. Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio, ne parla così: “Si tratta di uno sciame sismico di nove terremoti la maggior parte dei quali tutti di bassa magnitudo. L’evento tellurico più forte è stato registrato alle ore 9,31 locali con epicentro nell’area tra gli Astroni e la Solfatara. Ma è tutto nella normalità, non bisogna dimenticare che siamo in una zona come la caldera dei Campi Flegrei”.

A rendersi conto del terremoto seppur lieve sono stati molti cittadini della zona alta della cittadina di Pozzuoli e sui social network qualcuno diceva anche di «aver sentito un boato e di aver avvertito la scossa di terremoto».

Sarà anche normale attività sismica vista la zona, ma i cittadini non dimenticano che non molto tempo fa era stato lanciato un preoccupante allarme in merito all’attività tellurica e vulcanica del Vesuvio. In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Nature, i vulcanologi Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo spiegavano che il vulcano partenopeo starebbe scaldando nel suo ventre una sacca magmatica pronta a riemergere. Gli esperti parlano infatti di un bacino di magma profonda 10 chilometri tra il Vesuvio e i Campi Flegrei, all’interno di una caldera. L’esito della risalita del materiale vulcanico sarebbe una nuova distruttiva eruzione. A supporto della teoria c’è anche il sollevamento della superficie nell’area dei Campi Flegrei, avvenuto tra il 2000 e il 2012 per effetto di un bradisismo. Il fenomeno ha causato, secondo gli scienziati, un innalzamento del suolo di circa 30 centimetri nell’area flegrea.

F.B.