
Un caso irrisolto. Mai chiarito. Si tratta della storia di due donne, le due mogli di Valerio Sperotto, allevatore di maiali di origini vicentine, scomparso poi nel 2011. La prima Elena Zecchinato, sparita improvvisamente nel gennaio del 1988. Si pensava ad una fuga che portò a ricerche anche fuori dai nostri confini. Ma non si ebbe più alcuna notizia di lei. La seconda moglie invece fu Virginia Mihai, ex dirigente delle poste romene trasferita all’epoca in Italia. Ach’essa scomparsa nell’Aprile del 1999 quando i due coniugi, erano già separati da qualche tempo. Furono sorpresi insieme di li a poco, quando i due ebbero una forte lite e un paio di giorni dopo questa discussione, non si ebbero più tracce della donna ma venne ritrovata la sua auto a Vicenza. In entrambe le vicende, Valerio Sperotto venne sospettato per omicidio e occultamento di cadavere, ma mai nessuna prova ne ritrovamento dei corpi, hanno potuto accertare questo. Tant’è che la prima inchiesta si concluse nel 2000, succesivamente ce ne fù un’altra due anni dopo ed anche in questo caso, l’allevatore fu prosciolto per insufficenza di prove.
Questo il racconto della storia, ma cosa ha fatto riaprire l’inchiesta a distanza di trent’anni? La decisione è stata presa dalla Procura di Vicenza, che per l’occasione ha contattato l’archeologo forense Dominic Salsarola, specializzato in recupero salme ( lo stesso del caso di Yara Gambiraso), unico che potrebbe portare alla luce quegli scheletri mai trovati e dar pace alle anime delle due donne. Le ricerche sono stabili nelle vicinanze di due capannoni abbandonati di via Villa di Sotto dove Sperotto allevava i suoi animali. Il luogo è sigillato e l’accesso è reso possibile solo per rilievi giudiziari. Gli specialisti forensi, con la collaborazione dei carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza e della compagnia di Schio, stanno da qualche settimana esaminando a fondo le strutture in questione, ma fino ad ora, gli unici resti ossei trovati, non sembrano essere di persone umane. Nonostante ciò saranno inviati con urgenza e massima cautela, all’Università di Milano e studiate in laboratorio. L’inchiesta, riaperta per volere del sostituto procuratore vicentino Hans Roderich Blattner, ha preso corpo dopo alcune testimonianze e segnalazioni valutate credibili dagli esperti. Valerio Sperotto, morto all’età di 64 anni nel 2011, fino alla fine si è dichiarato innocente. Vedremo, se dopo tutti questo tempo, si riuscirà a fare definitivamente luce su questo macabro fatto di cronaca.
GVR