
E’ tornata di attualità in queste ore la vicenda di Peppina Fattori, la 95enne di Fiastra finita sotto sfratto per alcune irregolarità nella costruzione di una casetta in legno, avvenuta dopo il terremoto. Il 7 ottobre scorso, era arrivata la decisione definitiva del Riesame e l’anziana si era allontanata dalla casetta. Successivamente, era andata a vivere nel container adiacente, di appena 15 metri quadri. Da qui si era sfogata, chiamando in causa le istituzioni, in particolare il Presidente della Repubblica, e spiegando di essersi rivolta coi suoi familiari anche al Sommo Pontefice.
Qualche giorno fa, infatti, è arrivato un emendamento del governo al dl fiscale sul sisma, che riordina la legislazione in materia e potrebbe risolvere la questione di Peppina Fattori, divenuta simbolo degli sfollati, e dei tanti che si trovano nella sua situazione. L’anziana, intervistata dal Tg5, ha commentato la notizia con una certa cautela: “Speriamo”, ha ripetuto due volte. Poi ha aggiunto: “Vediamo che succede. Finché non entro nella casetta, non ci credo più di tanto”. Peppina Fattori, che ha ricevuto in queste settimane attestati di solidarietà da ogni parte d’Italia, ha ribadito: “Si vive davvero male quando fa tanto caldo, ma quando fa freddo è ancora peggio”. L’anziana è davvero sconsolata: “Chi mi ha messo i sigilli, non si è voltato nemmeno per chiedermi chi fossi”. In ultimo, un ringraziamento “a chi mi ha sostenuto e mi ha dato la forza di andare avanti”.
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GM