
Diverso tempo fa, Silvio Berlusconi aveva presentato nei mesi scorsi due ricorsi contro gli alimenti eccessivi che è obbligato a pagare alla sua ex moglie Veronica Lario. Il primo per chiedere la riduzione dell’esoso assegno mensile, il secondo per ottenere la restituzione di quanto già versato. Ieri, la Corte d’Appello di Milano ha accolto le richieste dell’ex premier e ha stabilito che il Cavaliere non solo non dovrà più versare l’assegno mensile di 1,4 milioni di euro destinato alla Lario, ma lei dovrà anche restituirgli i 60 milioni di euro ricevuti fino a questo momento. In queste ore, si apprende comunque che Berlusconi sarebbe intenzionato a chiedere lo stop al pignoramento dei beni alla ex moglie.
Nel provvedimento, si tratteggia la vita lussuosa che ha vissuto finora Veronica Lario, fatta di “lunghe crociere ai Caraibi per almeno 4/5 settimane all’anno”, ma anche di “estetiste, parrucchieri e personal trainer a domicilio”, passando per la “frequentazione, per almeno 5 settimane all’anno, di Villa Certosa a Porto Rotondo”. Nella sentenza di ieri viene spiegato che durante il matrimonio “hanno sempre prestato servizio domestico presso Villa Belvedere di Macherio almeno una dozzina di persone”, spese pagate direttamente da Berlusconi o da “società a lui riconducibili”. Inoltre, “è stata svolta attività di manutenzione e conservazione della Villa Belvedere, del parco, compreso impianto irriguo, statue, vasche, fontane, della piscina coperta, della palestra e dei macchinari in essa contenuti, degli automezzi, anche di quelli elettrici usati per lo spostamento nella proprietà”.
Dal canto suo, Veronica Lario “ha sempre praticato attività sportiva anche nella palestra pertinenziale a Villa Belvedere, attività sportiva seguita da personal trainer e istruttori”. Durante il matrimonio, l’ex moglie di Berlusconi utilizzava “aerei ed elicotteri della società del marito per i propri spostamenti internazionali, oltre a voli di linea nella classi massime». «Più volte all’anno ha svolto viaggi, anche intercontinentali”, girando praticamente il mondo. Tutto a spese del marito e delle sue società.
Inoltre, “durante il matrimonio gli addetti alla sicurezza di Villa Belvedere di Macherio e della signora erano circa 25, operanti su turni che comportavano la presenza fissa 365 giorni all’anno, sia diurna che notturna”. Veronica Lario aveva poi una segretaria personale, sempre di fatto a spese di Silvio Berlusconi. L’ex moglie del leader del centro destra “ha sempre acquistato abiti realizzati da noti stilisti e si è dedicata alla cura del proprio corpo, sia dal punto di vista estetico che sportivo”. La nota di merito è che Veronica Lario “ha personalmente allevato i propri 3 figli e si è fatta carico del loro accudimento, coadiuvata, solo in certi periodi, dalla propria madre e da una zia”. Nelle carte si parla anche delle proprietà della donna, in gran parte intestate alla società Il poggio s.r.l., tra queste Palazzo Borromini e Palazzo Canova a Milano 2. Poi ancora un immobile a Londra, nella zona di Chelsea, un immobile a New York e la proprietà in Svizzera intestata alla madre.
GM