
C’è una novità importante nel decesso di Vlada Dzyuba, modella russa di soli 14 anni, la cui morte si pensava provocata da una meningite fulminante dovuta ad un “totale sfinimento”, mentre si trovava a Shanghai. Si apprende ora che il decesso è stato attribuito dai sanitari alla presenza di “veleno biologico nel suo corpo”. In sostanza, a uccidere la ragazza, il cui corpo era martoriato da ore e ore di passerella e i cui organi hanno collassato uno per volta, potrebbe essere stata una puntura d’insetto. Le altre ipotesi al vaglio sono quella del consumo di cibo avariato o addirittura un atto deliberato di avvelenamento.
E’ stata aperta un’inchiesta e si chiede la collaborazione delle autorità cinesi per vederci chiaro. Addirittura, da Mosca arriva la minaccia di una crisi diplomatica con Pechino, se sulla vicenda non verrà fatta la necessaria chiarezza. In sostanza, le autorità russe chiedono di saperne di più su quelle tracce di avvelenamento organico trovate nel sangue di Vlada Dzyuba. Capire se questo sia dipeso da sostanze misteriose o più semplicemente da farmaci per combattere stress e fatica di tante ore in passerella. Una delle certezze è che sul corpo della ragazza verrà ripetuta l’autopsia. In questi giorni, l’agenzia di moda cinese ha in tutti i modi negato che la modella sia morta per la fatica. C’è dell’altro, continuano a sostenere. Ed è questo l’aspetto più terribile: l’inchiesta potrebbe rivelare uno scenario criminale che finora davvero nessuno si aspettava.
GM