“Salvatemi vi prego”. Muore deriso dagli infermieri

(web source/archivio)

Agghiacciante. Scioccante. Quanti aggettivi estremi potremmo usare per descrivere certe storie, certi comportamenti che ci lasciano allibiti, senza parole. Ciò che vi raccontiamo è successo in Georgia, negli States. James Dempsey, 89enne, veterano della Seconda Guerra Mondiale, è morto per la negligenza nonchè pazzia e mancanza di amore verso il proprio lavoro, da parte degli infermieri del Centro di Salute e Riabilitazione Nord-Est di Atlanta. L’anziano iniziò ad avere problemi di respirazione, chiamò cosi gli inservienti, che invece di aiutarlo, lo derisero e giocarono su quel fatto. Soccorsi tardati, respiratore disattivato, rianimazione non corretta. Addirittura avvisate le autorità un’ora dopo il decesso del povero James.

Tutto ciò venne fatto passare come una morte naturale dell’anziano malcapitato, ma ai dipendenti della clinica, era sfuggito un “piccolo” dettaglio: I parenti del signor Dempsey, avevano fatto mettere, ben nascosta, una telecamera all’interno della stanza. E la telecamera riprese per filo e per segno, tutto ciò che realmente accadde. Gesti e parole cosi chiare che tolsero qualsiasi possibilità di errore. La colpa fu solo ed esclusivamente del personale in servizio. Il figlio Tim infatti, ammise che, senza quelle prove, avrebbero creduto al fatto che il padre, avesse perso la vita per i problemi reali, non per negligenza altrui. Non riusci a spiegarsi come possano aver fatto morire una persona e deriderla in quel modo.

Chiamata a deporre, Wanda Nuckles, responsabile infermieristica, negò ogni tipo di responsabilità fino all’arrivo del video che le fece cambiare versione, ovviamente. Prima affermò che non bastò tutto l’aiuto possibile per salvarlo, poi ritrattò dicendo di non ricordarsi molto e di non riuscire a parlare. L’avvocato della famiglia Mike Prieto interruppe la registrazione chiedendole: “Signora, c’era qualcosa di divertente durante questo tentativo di rianimare Mr Dempsey?”. Silenzio.

Elaine Harris, una professoressa in pensione, disse successivamente in una intervista in tv, che non è possibile fermare le riabilitazioni senza motivi ovvi e che in 43 anni di lavoro, non aveva mai visto tanto disprezzo verso una persona che stava per morire, in contesto sanitario.

Attualmente la casa di cura ha un nuovo direttore, ed uno staff più professionale e diligente che migliora sicuramente la qualità della struttura. Mentre le infermiere non consegnarono le loro dimissioni fino a quando non è stato inviato alla Georgia Board of Nursing un link col video in questione.

Ecco le immagini:

GVR