Jacopo, investito da un’auto pirata. Il padre: “Otto mesi di omertà”

Jacopo Pieri coi suoi genitori (foto dal web)

Nei giorni scorsi, era arrivata la sentenza per la morte di Luigia Campanaro, la 25enne che era stata travolta e uccisa da un pirata della strada mentre stava per salire sull’auto del fidanzato. Il giovane alla guida dell’auto era un 21enne di Foggia, Ciro Gabriele Corvino, che è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per omicidio stradale. La stessa giustizia non è arrivata per il 17enne Jacopo Pieri, che venne travolto e ucciso da un’auto guidata da un pirata della strada non ancora identificato.

Sono passati oltre otto mesi da quel tre marzo in cui Jacopo Pieri perse drammaticamente la vita e ora il padre Andrea, dalle colonne del quotidiano ‘Il Tirreno’, lancia un appello alla persona che ha ucciso suo figlio e a eventuali testimoni: “Facciamo appello a tutte le persone di buon cuore che sanno qualcosa, che ricordano, che hanno visto e possano essere d’aiuto. Siamo ancora in attesa di sapere chi è che si è così vigliaccamente dileguato. Chiunque abbia visto qualcosa, si faccia avanti senza paura”.

Il papà di Jacopo Pieri prosegue: “Se un giorno vi venisse in mente di chiedere perdono, non dovete farlo presso la nostra famiglia, la cui vita è ormai inevitabilmente mutilata. Dovete chiedere perdono a voi stessi, se riuscite a guardarvi allo specchio. E poi ai vostri figli, se ne avete, ma non so come farete a guardarli negli occhi e a crescerli ed educarli come persone responsabili. Non so come potrete ancora stringerli a voi e dire ‘amore mio ti voglio bene’, senza che vi venga in mente il volto di Jacopo, un ragazzo di 17 anni, che amava la vita e che invece è stato lasciato morire terrorizzato e solo sull’asfalto di via Sicilia”. Conclude Andrea Pieri: “La disattenzione e gli errori possono essere perdonati, ma non l’omertà, la viltà e la vigliaccheria, quelle dipendono solo dalla propria inumanità e dall’odiosa ed inammissibile volontà di farla franca, qualunque siano le conseguenze delle proprie azioni”.

 

GM