La meningite uccide ancora: non ce l’ha fatta un 17enne

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(websource/archivio)

Non ce l’ha fatta un ragazzo di 17 anni colpito da meningite batterica, deceduto nelle scorse ore all’ospedale di Imola, dove era arrivato venerdì, già gravissimo. In base a quanto si apprende, il meningococco di tipo B gli aveva provocato una diffusa setticemia. Subito i medici hanno sospettato un caso di meningite, che poi è stato confermato dagli esami che gli sono stati effettuati. Attivati i protocolli di prevenzione la profilassi antibiotica nei confronti di coloro che hanno avuto a che fare con il 17enne, ovvero familiari, amici, compagni di classe. Profilassi anche per gli operatori sanitari che avevano preso in cura il paziente. In ogni caso, il rischio di contrarre la meningite era basso. Era andata meglio nel luglio scorso a un bambino di otto anni ricoverato sempre nell’imolese per la meningite.

Nei giorni scorsi, un bambino è morto dopo essere stato ricoverato in ospedale per un attacco di meningite fulminante. L’episodio ha avuto luogo al Policlinico di Messina: il piccolo, un bambino di 4 anni residente a Mascali (Catania) ha accusato un malore durante la notte ed i genitori lo hanno portato rapidamente in ospedale. Giunto al policlinico di Messina, il bambino è stato ricoverato al reparto di Terapia intensiva neonatale, ma poco dopo è spirato.

Diversi i casi di questi giorni. Il primo caso si è verificato il 3 novembre a Rozzano (Milano): una bambina di 6 anni si è sentita male mentre si trovava in vacanza con i nonni in provincia di Bergamo, il pronto intervento, però, si è rivelato vano e la piccola è morta poche ore dopo. Sette giorni dopo questo episodio se n’è verificato un altro sempre in provincia di Bergamo: un bambino di appena un anno si è sentito male durante la notte ed è stato portato all’ospedale Giovanni XXIII.

GM