Monti-Visco, lo spettro di patrimoniale e nuove tasse da pagare

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Vincenzo Visco e Mario Monti (Websource/archivio)

Mario Monti e Vincenzo Visco hanno conferito sul delicato argomento dell’evasione fiscale a Milano a margine dell’evento ‘Bookcity’. Entrambi non rievocano bei ricordi per milioni e milioni di italiani, in particolare ancora memori della manovra ‘lacrime e sangue’ dell’ex premier e del suo governo tecnico. Su Visco invece dice tutto il suo soprannome: ‘Dracula’. Entrambi non si sono fatti scrupoli nel fare ricorso alle tasse per aggiustare il bilancio dell’Italia. Secondo molti una manovra necessaria all’epoca, secondo altri fin troppo eccessiva. Entrambi sono ancora coinvolti con un ruolo di primo piano all’interno della scena sempre più incerta della politica italiana. Monti venne nominato senatore a vita dall’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel novembre 2011. Visco invece punta a diventare una figura importante di Mdp, il Movimento Democratico e Progressista degli ex Pd e Sinistra italiana, dove la sua ideologia fiscale sembra possa trovare fervidi sostenitori.

Monti, nel 2018 arriva un nuovo ‘regalo’ ai cittadini

Adesso l’incubo che possano essere reintrodotte nuove tasse sembra essere reale. Secondo il quotidiano Libero Laura Boldrini, presidente della Camera, “si era detta più che favorevole a una sorta di patrimoniale”. Non ci si dovrà stupire, secondo l’edizione odierna del quotidiano ‘Il Giornale’, se ad un certo punto dovrebbero essere reintrodotte altre tasse come la Tasi e l’Imu sulla prima casa, sul modello di quanto fece lo stesso Monti. Già nell’ottobre dello scorso anno del resto venne messo in risalto come le politiche adottate dall’ex Premier avrebbero causato degli effetti negativi per le tasche degli italiani, con un aumento degli importi da pagare da parte degli italiani previsto da una precedente manovra, non corretta né eliminata da Renzi nel frattempo. In particolare l’Iva è destinata ancora a salire nel 2018 ormai alle porte.

S.L.