
Si tinge di mistero il suicidio del generale Guido Conti, l’ex comandante dei carabinieri forestali che si è tolto la vita a Pacentro, piccolo comune dell’aquilano. A spingerlo all’estremo gesto sarebbe stato il rimorso per la tragedia avvenuta lo scorso gennaio nel resort Rigopiano, travolto da una valanga. Nella macchina Guido Conti ha lasciato due biglietti. Uno dei quali è forse una sorta di testamento morale. Lo strazio di un uomo delle istituzioni che non riesce a darsi pace per quanto accaduto in quella terribile tragedia.
Ora spunta però una telefonata anonima, arrivata a un quotidiano locale online abruzzese, Primadanoi. Una voce artefatta segnalava le dimissioni dalla Total di Guido Conti, che peraltro aveva da poco assunto quell’incarico. Sembra però che l’ex comandante dei carabinieri fosse ancora vivo quando quella telefonata è stata effettuata. Mancavano infatti pochi minuti alle 15 di venerdì, mentre la morte di Guido Conti viene fatta risalire a un orario compreso tra le 16 e le 17. Si tratta di una voce “presumibilmente maschile e dall’accento meridionale, forse siciliano”.
Gli inquirenti, nel frattempo, hanno acquisito agli atti la telefonata e anche per questo motivo l’inchiesta sul suicidio dell’uomo resta aperta. Infatti, nelle scorse ore, la Procura di Sulmona ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. Le prime indagini sono indirizzate a capire da dove e da che numero sia partita la chiamata. Quindi si cercherà di capire chi sia l’autore. Infine, vanno fatti accertamenti sul breve periodo in cui Guido Conti ha lavorato alla Total.
GM