Il ritrovamento del cadavere di Anna Lisa Cacciari, pensionata di 65 anni, nella sua villetta ad Armarolo di Budrio ha subito portato alla mente gli omicidi commessi da “Igor il russo” (Norbert Feher). Sebbene il killer sia ancora latitante, la polizia è abbastanza certa che la donna uccisa a Budrio lo scorso 20 novembre non sia l’ennesima vittima del fuggitivo. Ad escludere un ritorno del killer di Budrio è stato il sindaco della cittadina Maurizio Mazzanti: “Credo proprio che Igor non c’entri assolutamente nulla, ma non sapendo nulla non riesco a fare nessun tipo di considerazione”.
In base a quanto trovato sulla scena del crimine, infatti, gli investigatori hanno inizialmente pensato che si fosse trattato di una rapina andata male: la donna è stata trafitta con due colpi d’arma da taglio vicino alla porta d’ingresso, accanto al suo cadavere c’erano la borsa ed i documenti, ma il portafogli era vuoto. L’ipotesi della rapina andata male non è l’unica seguita dagli investigatori, la mancanza di segni di effrazione e di segni di colluttazione, infatti, induce a pensare che l’assassino potesse essere conosciuto dalla vittima. Per questo motivo uno dei sospettati principali rimane il marito della donna, Athos Vitali, con il quale si doveva incontrare per parlare della separazione.
In un primo momento l’ipotesi di un delitto passionale era stata scartata sia per le modalità di uccisione (solitamente in questi casi c’è un maggiore efferatezza nell’uccisione) sia perché era stato proprio il marito a denunciare il ritrovamento del cadavere. Stando a quanto affermato da chi conosceva la coppia, però, la separazione era tutt’altro che consensuale e la coppia litigava spesso. In considerazione delle frizioni tra marito e moglie, ieri sera la procura di Bologna ha dato mandato alle forze dell’ordine per porre in stato di fermo il marito della donna. Ulteriori sviluppi dell’indagine sono attesi nei prossimi giorni quando si avranno i risultati dell’esame autoptico.
F.S.
