
Dopo tante parole, speculazioni, versioni differenti e fantasiose ricostruzioni giornalsitiche è finalmente iniziata la fase calda dell’iter processuale che porterà ad un giudizio in merito al comportamento dei due Carabinieri accusati di aver stuprato a Firenze due giovani studentesse di 20 e 21 anni. Le due ragazze sono arrivate questa mattina a bordo di mezzi schermati al fine di evitare qualsiasi tipo di contatto con i giornalisti e soprattutto con i due indagati. Le ragazze sono poi state condotte nell’aula bunker al cospetto del Gip del Tribunale di Firenze, Mario Profeta.
Durante l’incidente probatorio le due studentesse, giunte appositamente in Italia, rilasceranno nuovamente la loro versione dei fatti in modo che poi la loro deposizione possa essere usata anche durante il processo e soprattutto anche in loro assenza. Marco Camuffo e Pietro Costa, i due Carabinieri indagati e già sospesi dal servizio, assisteranno all’incidente probatorio da dietro un vetro-specchio. I due militari sono accusati di aver commesso la violenza sessuale la notte del 7 settembre scorso, nell’androne e poi nei pianerottoli di un palazzo del centro storico di Firenze. Ascoltati dalla pm Ornella Galeotti i due, seppur con versioni leggermente diverse, hanno ammesso di aver avuto rapporti sessuali con le due ragazze americane, ma hanno fermamente negato che si sia trattato di una violenza sessuale. Secondo loro i rapporti erano consenzienti anche se, a quanto pare, le due ragazze avessero bevuto parecchio e non fossero quindi pienamente in grado di comprendere e valutare ciò che stava avvenendo.
F.B.