Nella serata di ieri i vigili urbani sono intervenuti a Roma dopo un tragico episodio finito con un ciclista ucciso sul lungotevere Flaminio, non distante dal Foro Italico. Gli agenti della Municipale hanno svolto i rilievi del caso ed interrogato alcuni testimoni presenti nel tentativo di ricostruire la dinamica della vicenda. La vittima è stata investita da un’auto in transito, ma per adesso non se ne conoscono i motivi. Si pensa ad una circostanza sfortunata, nella quale il conducente della vettura non si sarebbe accorto dell’uomo in bici. Non è da escludere neppure la circostanza che il ciclista ucciso abbia pagato a caro prezzo una manovra azzardata. Questi è morto sul colpo in seguito all’impatto violento sull’asfalto, ed i soccorritori giunti poco dopo dietro ad una segnalazione non hanno potuto fare altre che constatarne la morte.
Ciclista ucciso, richiesto del tempo per scoprirne le generalità
Ci è voluta anche qualche ora per scoprirne l’identità, dal momento che non aveva con se i documenti a causa della tuta da biker che indossava, sprovvista di tasche. Il lungotevere Flaminio è spesso attraversato da auto che viaggiano a velocità non bassa, nonostante il luogo sia frequentato anche da persone dedite al jogging ed alla bici. La scarsa visibilità a causa del buio unita appunto alla velocità sostenuta e forse a distrazione od imprudenza possono aver portato a questo drammatico epilogo. Tra l’altro la zona è anche scarsamente illuminata di notte. In precedenza c’era stato un altro ciclista ucciso un anno fa a Roma dopo essere stato investito, stavolta sul lungotevere della Magliana: si trattava di un 47enne romano, travolto da un camion della nettezza urbana. E più di recente, un altro incidente fatale sempre per un ciclista si era verificato soltanto qualche settimana fa. A farne le spese è stato un uomo in provincia di Treviso, colpito da uno sportello che si era aperto proprio mentre passava.
S.L.
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