
Quante volte ci chiediamo come possa succedere che persone, di tutte le età e di tutte le nazionalità, si ritrovino a vivere in strada, sotto i ponti, su panchine nei parchi accompagnati da immancabili cartoni e, chi più “fortunato”, da copertine per scaldarsi. Spesso ci domandiamo quale sarà la loro storia, molte volte ci spaventiamo di loro e restiamo distanti da persone meno agiate si, ma uguali a noi. Anzi, come successo a Philadelfia, in Pennsylvania, un clochard ha fatto un gesto che pochi di noi avrebbero fatto.
Johnny Bobbit Jr., 34enne senza tetto, ha dato aiuto, economico, ad una ragazza in panne con la sua auto. La donna Kate McClure, ha voluto sfidare la sorte continuando a guidare la sua vettura a corto di benzina, fino a rimanerne a secco, in piena notte e senza soldi a disposizione. Da qui subentra il valoroso Johnny, che prima la tranquillizza facendola restare al caldo in macchina, poi le dice di aspettare per tornare di seguito con una tanica piena di carburante. Stupita Kate ma emozionata ed in lei nacque la voglia di riscatto nei confronti del suo salvatore.
Tornò in quel luogo dopo qualche giorno, gli ridiede 20 dollari della benzina, gli consegno altro denaro in regalo oltre a vestiti e viveri. Non solo. Di li a poco, decise di fare qualcosa di ancor più eclatante: Raccontare la sua storia sul web e ricavare dei soldi per aiutare il buon clochard. La vicenda prese dimensioni inaspettate e tutti coloro che risposero all’appello, fecero in modo che la donazione arrivò a 110mila dollari, circa 92mila euro. Incredibile. Passati diversi giorni, in cui la ragazza si prese cura del senza tetto, ci fu questo messaggio doveroso da parte di Kate: “Ringrazio tutti voi per quello che avete fatto per lui, ora finalmente ha una casa e potrà permettersi anche un’automobile. Johnny vuole trovare un lavoro e cambiare vita, una persona così non poteva non essere aiutata. Nei giorni successivi al primo incontro, parlai a lungo con lui e capii che viveva insieme ad altri due senzatetto, si aiutavano a vicenda vivendo di stenti”. Due persone cosi diverse a confronto, unite da un unico comun denominatore: la generosità.
Solo di pochi giorni fa, l’analoga vicenda di un imprenditore pisano, che dopo aver visto un articolo di giornale narrante la storia di un uomo finito a vivere in strada, lo prese con se nella sua azienda.
GVR