
Meravigliosa ma al contempo commovente. E’ la storia di due anziani, Isabel Whitney di 95 anni e Preble Staver, 96. Ebbene si, quasi un secolo di vita per entrambi, di cui 71 anni vissuti da marito e moglie. Si conobbero ad un appuntamento al buio per poi diventare un’unica cosa. Era il 1946 quando i due si dichiararono amore eterno davanti a Dio e hanno mantenuto la promessa. “Finchè morte non ci separi”, è una delle dichiarazioni che si fanno durante la funzione religiosa, in pochi riescono a durare cosi tanto. Isabel e Preble però, sono da prendere da esempio, uniti da un amore che è terminato solo con la fine della loro vita. Una vita non sempre facile, divisi per un lungo periodo dalla Guerra, la Seconda Guerra Mondiale, lui era un Marines, lei un’infermiera in Marina. Hanno avuto ben cinque figli dalla loro relazione, hanno condiviso tutto, anche la tragica morte di uno di loro, tenendosi stretti con forza nei momenti più duri da superare. L’unica cosa che non sono riusciti ad evitare, è stat l’anzianità e dopo i primi sintomi della vecchiaia e i problemi causati dalla demenza di Isabel, i figli decisero di portarli in una casa di cura per anziani, a Norfolk, in Virginia.
La malattia della donna però, era in continua progressione e i medici della struttura, furono costretti a dividerli, a malincuore, non c’era altra possibilità. Divisi dalla malattia quindi, ma riuniti sul letto di morte. Quando la situazione non era più sostenibile e le speranze di vita di entrambi erano ridotte al lumicino, il personale della casa di cura decise di rimetterli insieme. Mano nella mano, se ne sono andati a distanza di poco tempo l’uno dall’altro. Poche ore e loro, Isabel e Preble, di nuovo insieme in un’altra vita, quella eterna, mano nella mano sicuramente, come fino agli ultimi istanti. Una storia vera. Una storia d’amore senza confini.
Laurie Clinton, figlia della coppia, li ha voluti ricordare cosi: “Mia madre è stata portata a far visita a papà per il suo 96° compleanno il 17 ottobre. All’improvviso ho sentito questa piccola voce flebile, era mamma che nonostante la demenza cantava Happy Birthday a papà. A quel punto sono sembrati più calmi e più tranquilli e così so rimasti fino al 25 ottobre quando sono morti a 95 e 96 anni”.
Un fatto analogo, accadde circa un anno fa dalle nostre parte. Protagonista l’allora allenatore della Roma, oggi all’Inter, Luciano Spaletti. Morirono i suoceri, uno a poco tempo di distanza dall’altro.
GVR