
Si parla spesso ultimamente delle conseguenze che hanno gli atti di bullismo perpetrati dai coetanei sui bambini. Se questo fenomeno disgustoso e brutale desta preoccupazione, ne desta maggiore e viene accompagnato dalla rabbia quando a commettere bullismo e vessazioni ai danni dei bambini sono le stesse persone che dovrebbero proteggerle durante le ore dedicate alla socializzazione e all’istruzione: tre maestre d’asilo sono state arrestate a Vercelli con l’accusa di violenza fisica e psicologica ai danni propri alunni durante le ore di lezione.
L’arresto delle tre donne è avvenuto al termine dell’operazione di polizia denominata ‘Tutti giù per terra’. In seguito alle segnalazioni fornite dalle famiglie dei bambini, la Polizia di Vercelli ha tenuto sotto controllo le attività didattiche dell’asilo scoprendo che le tre maestre tenevano i bambini sotto controllo attraverso metodi brutali. Sarebbe 52 in totale gli episodi di violenza riscontrati, tra questi ci sono violenze fisiche come sberle, strattoni e spinte violente, ma anche violenze psichiche che vanno dalle urla a punizioni umilianti e spropositate che servivano ad incutere il terrore nei bambini. Ulteriori informazioni su quanto scoperto verranno fornite dalla Polizia durante una conferenza apposita che si terrà oggi alle 12.
Quanto capitato a Vercelli è aberrante, soprattutto perché le vittime di soprusi sono dei bambini molto piccoli che potrebbero risentire a vita dei traumi legati alle violenze subite. Purtroppo casi come questo si verificano in tutte le parti del mondo, in Italia l’ultimo caso risaliva allo scorso 25 maggio: in quella occasione due maestre d’asilo sono state arrestate a Piacenza per maltrattamento di minore. Il caso di violenza psicologica che negli ultimi mesi ha destato maggiore scalpore, però, si è verificato negli Stati Uniti: in un asilo dell’Arizona, due maestre si sono messe a giocare davanti ai bambini con un sex toy, una di queste ha persino simulato un rapporto sessuale per vedere la reazione dei piccoli.
F.S.