
Stevens Millancastro, 27 anni, si sarebbe masturbato sul suo posto di lavoro a La Palma e ha messo il suo sperma nel barattolo di miele della vittima. I due hanno lavorato insieme dal 2014, secondo l’ufficio del procuratore distrettuale di Orange County. L’uomo di Palmdale avrebbe eiaculato in alcune bottiglie d’acqua, poi avrebbe trasferito lo sperma nel barattolo della collega di lavoro, oltre che sul suo mouse e sulla tastiera del computer. La vittima avrebbe consumato il miele contaminato a giorni alterni tra il 24 novembre 2016 e il 13 gennaio 2017. L’imputato ha anche presumibilmente eiaculato nella sua bottiglia d’acqua in due occasioni diverse nello stesso periodo di tempo. Lo riferiscono i media statunitensi.
“La vittima ha notato che l’acqua sembrava torbida e ha gettato via le bottiglie in entrambi i casi”, ha spiegato l’ufficio del procuratore distrettuale in un comunicato stampa. Il 9 gennaio, la donna, identificata solo come “Jane Doe”, ha notato una terza bottiglia sulla sua scrivania che sembrava essere contaminata dallo sperma e ha riferito l’incidente al suo supervisore. Questi ha installato una telecamera di sorveglianza nell’ufficio della vittima quel giorno. Jane Doe si è seduta alla sua scrivania il 23 gennaio e ha toccato il suo mouse, che era macchiato di sperma, hanno detto i funzionari. Si presume che l’imputato sia stato visto in video di sorveglianza nell’ufficio della vittima prima di quell’episodio.
Jane Doe ha riferito degli incidenti al dipartimento di polizia di La Palma, che ha indagato su quanto accaduto. Nelle scorse ore, si è giunti all’arresto di Stevens Millancastro, anche se ancora non sono chiare le ragioni di quei suoi gesti. Un collaboratore della Mega Western Sales, dove lavoravano i due, ha detto a KTLA che la vittima aveva presentato un reclamo per molestie sessuali contro il sospettato, che di conseguenza ha dovuto sottoporsi a un programma di formazione. Questo è accaduto dopo che la giovane donna ha denunciato quegli episodi nei suoi confronti. Sono cinque i reati ipotizzati nei confronti di Stevens Millancastro e vanno dagli atti di vandalismo alle molestie sessuali.
Si tratterebbe di accuse che – ha spiegato il procuratore – non lo schederebbero comunque come molestatore seriale. Il pm Brock Zimmon ha chiarito però che l’iscrizione al registro dei molestatori seriali avviene se è stato commesso un crimine con lo scopo di “gratificazione sessuale o di coercizione sessuale”. Ha detto che può essere applicata a “qualsiasi crimine, non solo quelli che la gente considera tradizionalmente correlati al sesso come lo stupro”, purché i pubblici ministeri dimostrino la volontà di avere un rapporto sessuale. L’imputato – stando a quando affermato da Zimmon – deve affrontare due anni e sei mesi di carcere insieme a una registrazione perpetua sull’elenco di chi ha commesso reati sessuali se viene condannato. Stevens Millancastro sarebbe stato comunque scarcerato su cauzione.
GM