
L’associazione Corvelva – Coordinamento Regionale Veneto per la Libertà delle Vaccinazioni – è finita nella bufera dopo quello che si è scoperto in merito ad una campagna No-Vax lanciata sia via web sia via cartelloni pubblicitari. In uno dei manifesti appare la foto di un bambino con la seguente didascalia: “Io sono uno dei bimbi morti per Sids (morte in culla) post-vaccino esavalente occultati dai rapporti ufficiali”. Ora si scopre che il bambino immortalato in quelle immagini oggi ha già 5 anni e non solo è vivo e vegeto, ma ironia della sorte è anche vaccinato. A confermarlo è suo padre, autore tra l’altro di quella foto.
A svelare l’inganno è stato il blogger David Puente, esperto di tecnologie multimediali e comunicazione online. La foto “sarebbe stata acquistata su Shutterstock”, un portale di immagini online e poi avrebbero applicato il filtro al volto del bimbo nella speranza forse che nessuno riconoscesse il piccolo. “Qualcuno – spiega Puente – ha riportato anche la chat con la pagina Facebook dell’autore della foto, ‘Brayden Howie – NoBorders Photography’, il quale è anche il padre del neonato. L’uomo ha assicurato che “il bambino nell’immagine è davvero parecchio vivo e sta bene ed è completamente vaccinato” e ha anche invitato caldamente a cancellare l’immagine di suo figlio da quelle pubblicità.
Si tratta di un duro colpo per l’associazione Corvelva molto attiva in Veneto, ma non solo nella campagna contro i vaccini. Un colpo che arriva proprio quando l’Unione Europea attacca pesantemente i No Vax. Il commissario europeo alla Salute e alla Sicurezza Alimentare Vytenis Andriukaitis non ha infatti usato mezzi termini: “Ci riportano a periodi in cui non c’era alcuna conoscenza scientifica, ci riportano all’età della pietra. Uno degli strumenti più efficaci nelle politiche della salute, per la prevenzione della morte da malattie infettive, da pandemie ed epidemie è la vaccinazione, nessuno ne dubita. Nessuno che abbia una minima conoscenza scientifica, che abbia una minima conoscenza della storia. Tutti questi movimenti, che usano vari argomenti, non capiscono quello che fanno. Sarebbe una vergogna se le famiglie che appartengono a questo movimento dovessero seppellire i loro figli, come è successo quest’anno negli Stati membri in cui dei bambini sono morti di morbillo. Vorrei invitare tutti questi movimenti antivaccinazione a visitare i cimiteri europei del XIX secolo, del XVIII secolo, dell’inizio del XX secolo: troveranno moltissime tombe di bambini piccoli. Perché? Perché non c’erano vaccini”.


F.B.