
Clamorosa ed importante svolta nell’omicidio di Marilena Negri, la donna di 67 anni aggredita e sgozzata nel parco di Villa Litta, nella zona Affori, a nord di Milano, mentre portava fuori il suo cagnolino. Infatti sul posto era presente una telecamere posizionata dal Comune in grado di ruotare di 360 gradi che ha ripreso gran parte di quanto accaduto. Il fatto che l’assassino non si sia nemmeno accorto della presenza di questo occhio indiscreto e abbia agito a meno di cinque metri dalla telecamera fa pensare agli inquirenti ad un profilo molto specifico. Secondo investigatori della sezione Omicidi, guidati da Lorenzo Bucossi, si tratta cioè di un senzatetto, un uomo disperato che ha agito d’impulso senza nemmeno preoccuparsi di chi o cosa potesse vedere quel che stava facendo.
Si tratterebbe dunque di una rapina anomala per certi versi e finita molto male commessa da un uomo senza scrupoli e senza nulla da perdere. Un uomo che non ha nemmeno pensato al fatto che una donna che scende a portare il cane alle 6.40 del mattino lo faccia senza soldi o gioielli addosso. Secondo gli inquirenti, che stanno concentrando le loro indagini sui frequentatori abituali notturni di quel parco e su chi ha già commesso reati simili in passato, l’uomo voleva commettere una semplice rapina. Forse la reazione della donna potrebbe aver fatto cambiare i suoi piani o forse stava agendo sotto l’effetto di droghe e un maldestro tentativo di minacciare con il coltello alla gola si è trasformato in un brutale omicidio.
Tutto questo si stabilirà dopo. Ora è il momento della caccia all’uomo. L’esito positivo si attende a ore. L’analisi delle immagini delle telecamere e le testimonianze su chi bazzica quei luoghi raccolte dagli agenti hanno ristretto il cerchio.
F.B.