
Cyntoia Brown ha avuto senza dubbio una vita piuttosto travagliata. La madre, cocainomane e alcolizzata, rimase incinta di lei in seguito ad uno stupro e dopo averla data alla luce non le vide per molto dato che passò diversi anni in carcere. Per Cyntoia l’infanzia e l’inizio dell’adolescenza sono stati a dir poco traumatici, sballottata da una famiglia all’altra e vittima di abusi di vario tipo.
A 16 anni, nel 2004, accadde il fattaccio. La ragazza, che all’epoca era fidanzata e completamente soggiogata da un noto spacciatore, fu convinta da lui a fare sesso con un uomo in cambio di soldi. Secondo il racconto della giovane durante quella notte l’uomo, un ex poliziotto e collezionista di armi di vario tipo, si svegliò e fece alcuni gesti come se volesse prendere un’arma. Cyntoia pensò di essere in pericolo e, convinta che quel folle l’avrebbe uccisa, usò la pistola che le aveva dato il suo fidanzato e gli sparò ferendolo a morte.
La ragazza ha sempre parlato di autodifesa, ma la giuria che l’ha ascoltata durante il processo non le ha creduto e l’ha condannata al carcere a vita per omicidio volontario con scopo di rapina. A sostegno della loro tesi il fatto che la 16enne fosse poi fuggita da quell’appartamento portandosi via alcune armi dell’uomo e dei soldi.
Il suo caso è tornato ora in auge perché ha portato ad un cambio di legge in Tennesse che prevede che l’imputazione di prostituzione possa essere formulata solo per ragazze maggiorenni. In sostanza Cyntoia, con questa nuova legge, sarebbe stata considerata vittima di traffico sessuale e la sua storia giudiziaria sarebbe completamente cambiata. Proprio per questo motivo ora un vasto movimento d’opinione chiede che venga rivisto il suo caso alla luce della nuova legislazione.
Il regista Daniel Birman, che ha fatto un documentario su questo caso, spiega: “Non aveva vie d’uscita. Veniva da una famiglia dove le violenze sessuali si sono ripetute per tre generazioni”. Molti anche i vip che si sono mobilitati per lei. Kim Kardashian per esempio: “Il sistema ha fallito. È straziante vedere che una ragazzina, vittima di traffico sessuale, quando ha il coraggio di ribellarsi deve finire in carcere per tutta la vita! Ho chiamato i miei avvocati per capire se si può riparare a quest’ingiustizia”.
F.B.