Seri guai in arrivo per il venticinquenne rumeno Cristi Popa. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, insieme ai pm Silvia Santucci e Claudia Alberti, stanno pressando per andare al processo nei confronti dell’uomo, accusato di violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni. Accuse chiare e dure per l’uomo, che potrebbe di conseguenza chiedere il giudizio con rito abbreviato.
I fatti che inchiodano Cristi risalgono a settembre, quando diffuse panico sulla Via Salaria, strada molto trafficata di Roma e rinomata per la presenza di prostitute. Proprio queste sono state le vittime del rumeno. Cristi Popa, ne picchiò almeno tre, violentandole e rapinandole dei loro averi. Poco dopo altra violenza con rapina all’interno di una delle ville più importanti e posta nel cuore della capitale, Villa Borghese. Vittima in questo caso una donna tedesca di 57 anni. Una clochard, che ebbe la sfortuna di essere oltretutto legata ad un albero e lasciata li.
Gli accertamenti fatti dagli inquirenti, hanno fatto emergere che Popa, avrebbe anche picchiato un’altra prostituta sempre sulla Salaria, colpevole di essersi rifiutata di accettare alcune sue improponibili richieste. Cosi da far scatenare l’ira dell’uomo che l’avrebbe legata con i suoi stessi lacci a mani e piedi, derubata di una certa somma di denaro (circa 400 euro) e derubata anche del suo telefono cellulare per poi vederlo fuggire nel nulla. Con la stessa prassi, Cristi avrebbe prima violentato e malmenato altre due donne, poi tolto soldi e smartphone finendo con legargli mani e piedi con i loro stessi indumenti. Tutto riportato dalla procura. Non resta che attendere l’esito della richiesta di processo immediato per poi capire quale pena verrà fatta scontare a questo stupratore seriale.
Era il 25 ottobre quando la Polizia emise un ordine di custodia cautelare ai danni del malvivente, dopo l’aggressione a Villa Borghese dove venne coinvolta la donna tedesca da pochi mesi in Italia.
GVR
