
Era uscito nel portico per sistemare gli addobbi natalizi, e mentre cercava una prolunga – con sua grande sorpresa mista a spavento – ha trovato un neonato privo di vita dentro un sacchetto della spazzatura. Mai però avrebbe potuto immaginare che quel bimbo era suo nipote, e che ad abbandonarlo come un rifiuto era stata sua figlia. L’orribile vicenda è accaduta nella Pennsylvania occidentale (Stati Uniti), dove ora Nicole Robinson, 23 anni, di Shenango, è accusata di omicidio, occultamento di cadavere e inquinamento delle prove.
La mamma-mostro avrebbe raccontato alla Polizia che non sapeva di essere incinta e che il bambino era nato senza battito cardiaco, insomma già morto, per cui l’aveva riposto nel cassetto di un armadio ed era andata a lavorare come nulla fosse. Ma la Polizia, anche sulla base dei rilievi effettuati nell’abitazione dell’imputata, non è affattp convinta che sia andata così. La giovane ha partorito lo scorso venerdì nella casa in cui risiede con i suoi genitori. Il neonato è stato ritrovato sabato, come detto, dal nonno, il quale neppure sospettava della sua esistenza.
“Il bimbo pesava 3 kg e 2 e godeva di perfetta salute”, ha dichiarato il tenente Eric Hermick alla stampa locale. “E’ nato vivo, dopo di che è stato pulito e abbandonato a quel modo”. I familiari dell’imputata hanno confermato alla Polizia che erano completamente all’oscuro della sua gravidanza. Lo scorso lunedì è stata eseguita un’autopsia per accertate le cause del decesso del neonato, ma i risultati non sono ancora stati resi noti. In attesa del processo a carico della giovane, presunta omicida, il giudice distrettuale Scott A. McGrath ne ha negato il rilascio su cauzione.
EDS