
Lupus eritematoso sistemico, malattia autoimmune che può colpire organi vitali come il cuore e i reni. Per colpa di questa rarissima malattia, al Salesi di Ancona il 20 Luglio 2012, perse la vita una giovane ragazza di soli 14 anni. In precedenza era ricoverata nell’ospedale di Fabriano. E proprio della struttura citata pocanzi, fanno parte i due medici chiamati a rispondere alle accuse del giudice Paola Moscaroli, che dovrà decidere se rinviarli a giudizio per omicidio colposo. Udienza attualmente rinviata. Uno dei due imputati infatti, è attualmente in missione all’estere ed impossibilitato dunque, a presentarsi. La prossima data stabilita è il prossimo 13 Febbraio. A decidere se i due medici in questione saranno processati per la morte della piccola ragazza malata, sarà il Gup, in base a tutte le prove ricevute. Ricordiamo che la ragazza era stata ricoverata nel nosocomio di fabriano dal lontano 2010, fino a pochi giorni prima del decesso. Dalla parte dei camici bianchi, l’avvocato Marina Magistrelli che dichiara: “Non vedo profili di responsabilità nella condotta dei medici, ben venga quindi la ricostruzione che sarà fatta al processo”.
Oltre ai due dottori in questione, la Procura di Ancona aveva messo sotto inchiesta anche altri medici, quelli dell’ospedale Salesi di Ancona, dove poi è avvenuta la morte della ragazzina. Dopo accertamenti e rilievi però, ha scagionato tutta l’equipe rimanendo con gli occhi puntati solo su Fabriano. Queste le parole dell’avvocato dell’accusa, Maria Squillaci:”Gli accertamenti che sono stati eseguiti in ospedale non sono stati sufficienti rispetto a quanto prevedono le linee guida internazionali. Inoltre i risultati degli accertamenti fatti non sono stati correttamente valutati”. Parole che hanno come intento, quello di addossare la colpa a chi si è mostrato, secondo loro, negligente e causato il prematuro decesso della ragazza.
C’è da dire in conclusione, che la 14enne di origini tunisine, era nel suo paese con i suoi genitori nel 2012, quando ha iniziato ad avere i primi sintomi: aveva difficoltà nel muoversi, fino a non riuscirci totalmente e la madre, consapevole di quello che stava succedendo, chiamò immediatamente i medici di Fabriano, già consci della situazione. Medici che hanno subito chiesto il rientro della famiglia per poter prendersi cura della malata e venne ricoverata il 14 Luglio. Le condizioni ebbero un peggioramento e nella notte tra il 19 e 20 Luglio, trasportata d’urgenze al Selesi dove però ha visto fine alla sua breve vita.
GVR