Diventa mamma per la terza volta: l’azienda la costringe a licenziarsi

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Diventare mamma e, a motivo del lieto evento, essere costretta a lasciare il lavoro. Sembra qualcosa di surreale nel XXI secolo, invece è quanto accaduto a Ylenia Lucato dopo aver messo al mondo la sua terzogenita. Dopo 15 anni di onorato servizio presso una ditta di Cornuda (Treviso), la donna è stata di fatto obbligata a licenziarsi perché non più “conveniente” per il suo datore di lavoro. “Quando ottenevo un buon risultato sul lavoro, i miei titolari mi dicevano sempre che ero un tipo in grado di raggiungere gli obiettivi che mi prefiggevo – ha raccontato lei stessa al Gazzettino – . Ma ho fallito il più importante: quello di conciliare lavoro e famiglia. E questa volta ho scelto la famiglia”.

Residente a Volpago, Ylenia svolgeva quel lavoro dal 2001 e, facendo mille salti mortali, era riuscita a gestire sia la nascita della prima figlia, avvenuta nel 2008, che della seconda, nel 2010. Purtroppo, dopo la terza gravidanza e gli accresciti impegni familiari ha chiesto con insistenza un contratto part time, negatole già dopo il secondo lieto evento, e l’azienda l’ha messa con le spalle al muro. “Credo, in 15 anni, di essermi sempre comportata bene – ha detto Ylenia ancora al Gazzettino – . Lo dimostra il fatto che, in un’azienda in cui le lettere di richiamo non mancavano, io non ne abbia mai ricevuto una. Sono stata anche versatile: posso dire di aver svolto, nel mio lavoro, quasi tutte le mansioni: dalla centralinista, all’attività di programmazione, al controllo fatture”. Ma nella sua storia, purtroppo, manca il lieto fine.

EDS