Ecuador: violenta scossa spaventa la popolazione sudamericana

Ecuador
(Websource/Archivio)

Un terremoto di magnitudo 6.2 verificatosi a nord est della costa dell’Ecuador ha riportato il terrore nella vita dei cittadini sudamericani. Secondo quanto registrato sul sito ufficiale dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) il sisma in questione si è verificato alle ore 6:09 (fuso orario locale) con epicentro a largo della costa di Bahía de Caráquez e con un ipocentro di 20 chilometri.

Data l’intensità della scossa e la vicinanza dell’epicentro con la cittadina costiera, il sisma è stato avvertito distintamente da tutti i cittadini che per qualche istante hanno temuto che si verificasse un danno simile a quello occorso lo scorso anno, quando una scossa di magnitudo 7.8 ha distrutto numerose abitazioni in tutta la costa Esmeralda causando 676 vittime. Timori a parte sembra che questa volta il terremoto non abbia causato danni strutturali rilevanti né vittime. In un post Twitter del quotidiano d’informazione locale ‘Diario Expresso’ si legge: “Si informa che il sisma che verificatosi questa mattina ha causato danni strutturali al museo di Bahía de Caráquez che sono al momento sotto osservazione”.

Se si eccettuano le crepe riscontrate alla struttura esterna del museo, i danni alle abitazioni non dovrebbero essere rilevanti. Allo stesso modo, afferma il presidente dell’Ecuador Lenin Moreno, i lavori di costruzione nelle città colpite dal sisma dello scorso anno non hanno subito danni: “Le prime informazioni non riportano il verificarsi di vittime. Il progetto di ricostruzione è in perfetto stato. Non sono stati registrati danni strutturali nelle dighe. Si sta lavorando duramente per ristabilire i collegamenti elettrici nella città”.

Per il momento, dunque, si può escludere un’altra tragedia legata al terremoto come quella che si è verificata nei mesi scorsi in Messico: l’8 settembre una scossa di magnitudo 8.1, avvertita in tutto il centro america, ha causato ingenti danni a Città del Messico e nelle zone limitrofe generando anche centinaia di vittime.

F.S.