Avvelenati col tallio, il nipote arrestato: “Erano degli impuri”

Mattia Del Zotto
Due delle tre vittime (foto dal web)

Non era una fatalità, ma c’era la premeditazione dietro le terribili morti avvenute all’interno della famiglia della provincia di Monza che è stata avvelenata dal tallio. Infatti, stamattina è stato tratto in arresto Mattia Del Zotto, 27 anni, nipote delle tre vittime. L’avvelenamento potrebbe essere avvenuto nella casa di campagna di Santa Marizza di Varmo (Udine) in cui l’intera famiglia aveva trascorso le ferie estive. Poco dopo il loro ritorno a casa Giovanni Battista e Patrizia del Zotto erano deceduti all’ospedale di Desio. I medici non ebbero dubbi: si trattava di intossicazione da tallio. Mentre si svolgevano i loro funerali è venuta a mancare per lo stesso motivo anche Maria Gioia Pittana, la moglie 87enne di Giovanni Battista e madre di Patrizia. Altre cinque persone dello stesso nucleo familiare erano rimaste intossicate.

“L’ho fatto per punire soggetti impuri e non voglio collaborare”, con queste poche parole ha descritto l’orrore che ha compiuto Mattia Del Zotto. I vicini sono sconvolti dall’arresto odierno: “E’ sempre stato molto schivo e silenzioso, siamo davvero senza parole”, è il commento di una donna. Un altro vicino aggiunge: “So che è appassionato di informatica, andava in palestra, ma nulla di più”. Per settimane, il mistero su quanto accaduto era rimasto fitto. Nei giorni scorsi, era emerso che la presenza di tallio era stata evidenziata in una tisana presente in casa. Poi, nelle scorse ore la svolta. Sembra che Mattia Del Zotto avesse pianificato lo sterminio della propria famiglia da diverso tempo.

 

GM