Il destino di Claudio Febbi, 22 anni di Ardea (Roma), è stato beffardo. Per dieci anni il ragazzo ha pianto la scomparsa prematura del fratello – morto il 7 dicembre del 2007 – e qualche giorno fa è morto proprio nella stessa data. Anche quest’anno Claudio non si era dimenticato di quel pezzo di se andato via troppo presto: “Il 7 dicembre dio ti ha chiamato con se, e lo odio con tutto me stesso. Rimarrai sempre con me te amo fratellone mio”. Un messaggio che esprime rabbia e dolore per una perdita, ma anche un amore incondizionato.
Il destino ha voluto che i due fratelli si ricongiungessero nell’aldilà proprio quel maledetto 7 dicembre. Claudio era uscito con degli amici e stava tornando a casa con la sua macchina. Ad accompagnarlo nel viaggio di ritorno c’erano una donna (44 anni) e due ragazze (entrambe diciottenni). Il ragazzo stava percorrendo via Cristoforo Colombo quando, giunto quasi all’altezza di piazza dell’Agricoltura, per cause ancora da accertare, si è schiantato contro lo sparti traffico che separa la corsia laterale da quella centrale. A nulla sono serviti i soccorsi giunti poco dopo l’incidente, Claudio, infatti, era già privo di vita quando gli operatori del 118 lo hanno soccorso. Le tre passeggere, invece, erano ancora in vita e sono state tutte portate in ospedale, anche se per il momento non sono state comunicate le loro condizioni.
La triste sorte di Claudio si aggiunge a quelle di Federica e Dorothy: due ragazze morte per incidente stradale qualche ora dopo di lui. La prima era una ragazza trevigiana di 20 anni che stava tornando a casa con il fidanzato: il ragazzo ha perso il controllo dell’auto che è uscita fuori strada ed in seguito ha urtato violentemente contro un canalone. La seconda era una ragazza di 24 anni che era diventata da poco madre di un bambino 8 mesi.
F.S.
