
Brigida Filomena Di Renna, chiamata da tutti in paese “zi Mnodda”, ha da poco festeggiato la bellezza di 106 primavere, decisamente una vita lunga costernata da tante difficoltà, molteplici dolori. Alla giovane età di 11 anni riceve la notizia della morte del padre, un soldato di guerra che proprio in battaglia ha perso la vita il 1 Ottobre 1918 trasportato senza successo all’ospedale di Padula. Era molto legata alla figura paterna ma Francesco di Carmelo Di Renna, che era un soldato del 73° battaglione M.T., nato il 23 aprile 1874 a Piaggine Soprane, distretto militare di Campagna, nella Grande Guerra ha fatto svanire il sogno della figlia di crescere insieme.
Una vera e propria tragedia difficile da dimenticare per la piccola Brigida che dopo poco tempo ha perso anche l’altra figura più importante della sua famiglia: la mamma. Proprio così, orfana e ancora incapace di occuparsi da sola di se stessa. Ben presto quindi diventa una donna, con la responsabilità della sorellina più piccola sulle spalle. Gli fa da mamma e da papà, se ne prende cura. Poi la svolta. Conosce un uomo, Nicola, si innamora e lo sposa. Da lui ha dei figli e cerca di dargli tutto l’amore che a lei purtroppo è mancato. E’ finalmente felice, tutto gira per il verso giusto, ma in poco tempo la vita gli riserva una serie di tragedie che le ricondizionano irrimediabilmente l’esistenza. Muore Nicola, poi le sorelle ed i fratelli, infine anche i figli. Rimane sola Brigida Filomena, sola con le sue amarezza, le sue tristezze, i suoi ricordi. Ma è forte e va avanti.
Tra tante difficoltà che la vita gli ha riservato, l’unica costante per la donna è stata la pensione. Proprio così, ha avuto in eredità la pensione di guerra del padre defunto e la continua a percepire dal lontano 1918. Non solo quindi è una delle persone più longeve al mondo, ma è anche l’unica in Italia a prendere ancora questo tipo di titolo. Una magra consolazione per l’anziana signora di Piaggine.
GVR