
Aveva sessant’anni Fabrizio Cardarelli, amatissimo sindaco di Spoleto, scomparso prematuramente per un infarto ieri mattina. Dopo il malore, a lanciare l’allarme sono stati i familiari, che hanno allertato il Suem 118, ma quando il personale medico-sanitario è giunto sul posto, era ormai inutile ogni tentativo di rianimarlo. Prima dell’elezione a primo cittadino, Fabrizio Cardarelli insegnava alle superiori, ma anche dopo non aveva smesso le vesti del professore e aveva continuato a dare ripetizioni gratuitamente agli studenti in condizioni economiche di disagio.
Ricorda l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo: “La proficua collaborazione su argomenti di interesse comune e la particolare sua attenzione all’azione della Caritas diocesana. Proprio l’altro giorno, ci siamo sentiti al telefono per un nuovo progetto da realizzare in sinergia a favore delle famiglie che vivono sotto la soglia di povertà e per fare il punto della situazione sulle chiese di Spoleto chiuse a seguito del terremoto dello scorso anno”. Fabrizio Cardarelli, dice ancora l’alto prelato, “fu tra gli insegnanti promotori delle ripetizioni gratuite agli studenti. Eletto sindaco ha continuato, con discrezione e immutata professionalità, in questo servizio alle giovani generazioni, per le quali ha speso gran parte della sua vita e nelle quali riponeva grande fiducia per il futuro della città”. Grande il cordoglio delle istituzioni: messaggi di vicinanza alla famiglia e alla città di Spoleto sono giunti da tutto il mondo politico. La presidente della Regione, Catiuscia Marini, ha ricordato il sindaco di Spoleto come “un vero servitore civile, interessato unicamente a dare una prospettiva di crescita alla sua città”.
GM