Aldo Laci morto a Malpensa: poliziotti sotto accusa – VIDEO

Aldo Laci
(screenshot video)

“Questo è un film già visto, perché sostenere che cinque poliziotti siano stati violenti causando la morte di un fermato, fa notizia e alimenta la macchina del fango. La linfa vitale per i processi mediatici”, Gianni Tonelli, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), difende così le forze dell’ordine, accusate della morte di Aldo Laci, cittadino albanese, 44 anni, in Italia come turista. L’uomo era appena sbarcato a Malpensa, quando sarebbe stato violentemente aggredito da diversi agenti di polizia. La vicenda, accaduta a gennaio, emerge adesso perché i familiari dell’uomo hanno mostrato un video che evidenzia il pestaggio.

La vicenda richiama quella di Michele Ferrulli, l’uomo morto per infarto in via Varsavia a Milano il 30 giugno 2011, mentre veniva ammanettato a terra da quattro agenti. In quel caso i poliziotti vennero assolti in Appello, sentenza poi confermata in Cassazione. Ma per Tonelli anche stavolta le cose stanno diversamente: “I primi esami hanno parlato di morte naturale, escludendo responsabilità dei miei colleghi, dunque confidiamo nella giustizia. Non dimentichiamo che il 44enne era in stato di alterazione psicofisica a causa degli effetti della cocaina. E’ ora di finirla. Non si può trasformare in martire chi delinque e in criminale chi svolge correttamente il proprio lavoro a tutela dei cittadini”.

Ha ammesso l’uso di cocaina l’avvocato Enzo Lepre, legale della famiglia. Questi però ritiene che la morte “sia stata causata direttamente, o abbia avuto come concausa, l’aggressione subita dalle forze dell’ordine che hanno partecipato al fermo”. Dai video delle telecamere, secondo quanto scrive il legale, “si evince in modo irrefutabile come Aldo Laci sia stato colpito prima alla testa, poi al collo, scaraventato a terra, e poi ripetutamente colpito con pugni al corpo e al costato”.

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GM