
Daniele Bossari, fresco vincitore del Grande Fratello Vip, ha rivelato a tutta Italia il suo lato più fragile parlando della sua dipendenza dall’alcol e dei suoi problemi di depressione. Ora c’è chi teme per lui un seri contraccolpo psicologico.
Un concetto espresso con molta chiarezza e veemenza da Selvaggia Lucarelli in un post su Facebook che è quasi un appello a Boosari stesso e al mondo dello spettacolo: “Non riesco a unirmi al coro dei “che carino Bossari”, “che carini lui e Filippa” “che bello che sia rinato dopo un periodo buio!”. Evviva l’amore. Evviva il riscatto. Evviva il bene che vince sul male. Non ce la faccio non perché non pensi tutto il meglio possibile di lui e Filippa. Anzi. Non ce la faccio proprio perché lo pensavo pure prima e non mi serviva il Gf per accorgermene”.
“Filippa e Daniele Bossari appartengono a quella fascia di persone perbene che in questo ambiente faticano. Sono monogami da secoli, non hanno mai raccontato nulla di pruriginoso ai giornali, hanno cresciuto una figlia sana e bellissima senza svenderla a social-marchette. questa è la gente con cui il mondo dello spettacolo non vuole avere a che fare. E infatti, il telefono di Daniele non suonava più. Filippa è stata scavalcata, negli anni, da mille soubrettine meno belle e meno gentili, ma più sgamate. Daniele ha conosciuto alcol e depressione, lei, forse, solo un grande senso di impotenza. Poi arriva il Grande fratello vip”.
“Daniele, ora, passa per quello che grazie al sistema ha una seconda possibilità, ha la fama di ritorno, ha una possibilità di guarigione.
Peccato che lo guarisca chi l’ha fatto ammalare. Peccato che lo promuova chi l’aveva declassato. Peccato che la tv che cura chi ha allontanato dalla tv, sia, al massimo, un rimedio omeopatico. Quindi no, non gioisco particolarmente per Daniele. Perché se è su questo che si fonda la sua guarigione, ho paura che la guarigione si basi su presupposti troppo fragili. Per questo non gioisco per Daniele e Filippa. Non avevano bisogno del Grande fratello, perché qualcuno si accorgesse di quanto sono umani e puliti”.