
La Melegatti, una delle aziende storiche italiane fondata da Domenico Melegatti nel 1884, sta navigando in pessime acque. E a rimetterci, come sempre, sono i lavoratori e in particolare i dipendenti dello stabilimento di San Giovanni Lupatoto. Oggi infatti è stato prodotto l’ultimo pandoro del 2017 e ora inizierà un nuovo periodo di cassa integrazione che durerà almeno fino al 6 gennaio. La rabbia dei lavoratori è molta anche perché rimangono ancora tre stipendi arretrati non pagati. I vertici dell’azienda, nonostante ora gli ordini abbiano ripreso a crescere vertiginosamente, spiegano di non aver avuto alternative alla cassa integrazione: “Da Natale in poi nei supermercati panettoni e pandori costano meno del pane, quindi d’ora in poi si lavorerebbe in perdita”.
Va ricordato che tutto nasce dalla lite tra soci di maggioranza e minoranza e in particolare tra due famiglie, quella Ronca e quella Turco. Ora la speranza dei lavoratori è che a risolvere la situazione arrivi un soggetto terzo, magari quel fondo maltese che ha mostrato interesse per l’azienda di pandori.
L’importante però nell’immediato è pianificare bene il futuro che per un’azienda come la Melegatti vuol dire produzione di colombe per Pasqua. A tal proposito parla il segretario generale della Cisl di Verona, Maurizio Tolotto: “Mi aspetto che al più presto venga presentato il piano per la produzione di Pasqua: i lavoratori sono tornati in fabbrica pur avendo tre mesi di stipendio non pagati. A fronte di tanta disponibilità, ora servono chiarezza e condivisione”.
F.B.