
E’ arrivata la condanna per Mirco Franzoni, il 33enne che la sera del 14 dicembre 2013 a Serle, in provincia di Brescia, uccise con un colpo di fucile un ladro albanese che si era introdotto nella casa del fratello. Franzoni è stato condannato dai giudici della Corte d’Assise di Brescia a 9 anni e 4 mesi per omicidio volontario. Una condanna dura ma decisamente più lieve dei 16 anni di carcere richiesti dal pubblico ministero.
La vittima si chiamava Eduard Ndoj e quella sera si introdusse nella casa del fratello di Mirco per compiere un furto. Il 33enne lo sorprese per strada e lo freddò con un colpo di fucile. Durante l’arringa finale il pm Kati Bressanelli aveva detto: “Se i Carabinieri fossero stati chiamati, oggi non saremmo qui a discutere di omicidio volontario, ma di un semplice processo per furto. Il sottofondo di questa vicenda è chiaro. La vittima è un ladro e chi ha sparato è un bravo ragazzo. La legge vieta il furto, ma anche di uccidere. Non ho mai pensato che Franzoni sia uscito di casa con l’intenzione di uccidere, ma che si sia trattato solo di un impeto”. L’avvocato aveva replicato precisando: “Una volta che trova il ladro Franzoni fa chiamare da un compaesano i carabinieri. Se avesse voluto ucciderlo avrebbe sparato prima”.
F.B.