
Violenza sessuale aggravata e atti persecutori in danno della figlia: questa la gravissima accusa nei confronti di un uomo di 48 anni, residente a Cerignola, nel foggiano, arrestato dagli agenti di Polizia di Stato. La giovane donna, qualche settimana fa, si era recata al Pronto soccorso, spiegando di essere stata picchiata in maniera selvaggia dal padre in casa, davanti agli occhi della figlia di sette anni. La ragazza aveva raccontato che l’uomo l’aveva raggiunta in casa e l’avrebbe presa a pugni, insultandola e minacciandola di morte. Poi ne avrebbe abusato sessualmente, noncurante dell’arrivo della nipotina, anche lei oggetto di numerosi insulti violenti.
La donna è stata soccorsa e portata in ospedale, dove le sono state diagnosticate ferite guaribili con prognosi di 15 giorni. Quindi è arrivata la denuncia nei confronti del padre violento. A settembre, una prima aggressione: l’uomo le taglia la strada e tenta di picchiarla. Fortunatamente, la giovane inverte la mancia e scappa via, dirigendosi presso la Caserma dei Carabinieri di Cerignola. Un mese fa circa, il nuovo episodio. Il padre violento sembra non riuscisse ad accettare l’idea che la figlia si stesse separando dal marito. La giovane aveva anche iniziato a vedersi con un’altra persona, anche questa in via di separazione dalla moglie. Peraltro, la figlia ha raccontato di essere dovuta scappare di casa a 15 anni col suo fidanzato, divenuto poi il marito e padre della bambina, proprio a causa di quel padre violento. Quando il matrimonio entra in crisi, il padre inizia a rendere impossibile la vita alla figlia. La situazione degenera e si arriva alle gravi aggressioni.
GM