Consente il sesso tra figlia tredicenne e il suo amante, madre condannata

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Una donna di 55 anni è stata condannata a 4 anni e mezzo di carcere per aver acconsentito a rapporti sessuali illeciti tra il suo amante diciottenne e la figlia tredicenne. Gli incontri tra la donna ed il giovane amante si verificavano a casa di lei, residente a Torino, tra il 2008 ed il 2010 ed è stato il ragazzo a chiederle se poteva avere degli approcci sessuali con la ragazzina di soli 13 anni. La donna non si è opposta alla richiesta dell’amante e questa disturbante pratica è andata avanti per due anni. Nel 2010 la ragazza, ormai quindicenne, ha confessato gli abusi subiti agli insegnanti dopo aver visionato in classe un video sulle violenze di genere. La polizia in collaborazione con i servizi sociali ha quindi provveduto a togliere la custodia della minore alla donna. Dopo un breve periodo in una comunità, la giovane è stata affidata alla tutela del padre che da tempo era separato dalla madre.

In base ai fatti sottoposti, il collegio di giudici del Tribunale di Torino ha ritenuto che la donna fosse colpevole non solo di aver favorito, ma anche di aver incoraggiato gli abusi del suo amante nei confronti della figlia. La condanna, dunque, è stata molto pesante anche se inferiore alla richiesta del pm Marco Sanini che aveva chiesto una condanna a sette anni e mezzo. La riduzione della richiesta è stata fatta poiché la donna era incensurata prima dei fatti e perché le sono state riconosciute delle attenuanti. Per quanto riguarda il giovane amante, il ragazzo ha accettato un patteggiamento che lo vedrà costretto a scontare due anni di carcere.

La vicenda è resa maggiormente inquietante dal fatto che la madre non solo non si è opposta all’abuso della figlia, ma lo ritenesse una cosa normale. Solitamente, infatti, ad abusare delle figlie sono i padri che, seguendo un impulso perverso, si approfittano delle ragazze ancora troppo giovani per capire o opporsi. Recentemente sono stati due i casi di violenza sessuale emersi in Italia: quello di Grosseto in cui il padre abusava della figlia di 5 anni e quello di Foggia, in cui il padre ha perseguitato la figlia per decenni prima di essere denunciato ed arrestato.

F.S.