La vicenda di Robert Noce Jr, il pedofilo ucciso nel 2015, si arricchisce di un nuovo elemento. Per il delitto vennero ritenuti colpevoli la figliastra dell’uomo, la 20enne Brittany Monk, ed il suo fidanzato di tre anni più grande, Jace Crehan. Ora entrambi sono stati condannati con pene pesantissime. Il ragazzo dovrà passare il resto della sua vita in carcere, mentre a Brittany sono stati inflitti 40 anni di galera. Jace però, nonostante l’ergastolo, ha affermato di essere contento di quanto fatto perché gli ha consentito di togliersi un peso enorme dalle spalle. “La giustizia ha fallito” ha detto, in riferimento al fatto che il pedofilo ucciso, pur essendo stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale su Brittany, venne condannato solamente a 5 anni di libertà vigilata. Brittany subì gli abusi dai 4 ai 12 anni, poi parlò a tutti della vicenda.
Pedofilo ucciso, è stata la sua vittima assieme al fidanzato
Ed una volta diventata maggiorenne aspettava un bambino da Jace. Questo però aveva alimentato in entrambi la paura che Robert Noce potesse rifarsi vivo, con intenzioni poco amichevoli. Per cui entrambi avevano studiato un piano per ucciderlo all’interno della sua roulette, utilizzando anche alcune precauzioni per non lasciare tracce, come cuffie e guanti. Ma avevano commesso una leggerezza, ovvero si erano sbarazzati di questi oggetti a soli pochi metri di distanza dal luogo del delitto. E la scientifica è stata in grado di individuarli entro poco tempo. In tribunale Jace, nonostante la condanna all’ergastolo, ha detto che quel che ha fatto non gli ha causato affatto pentimento, per il bene di Brittany e soprattutto del loro bambino. Anche il loro avvocato ha ribadito la tesi per la quale i due avrebbero agito perché spinti dalla paura. “Poi però la situazione è sfuggita di mano”. Un altro caso di cronaca nera ha riguardato un 15enne, il cui corpo è stato ritrovato in un fiume. È ancora mistero però sul come ci sia finito dentro.
S.L.