Pensioni, Renzi contro Di Maio: “Una follia tagliare quelle da 2.300 euro”

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Pensioni “d’oro”: tagliarle o no? E’ questo l’interrogativo che, in questo primo scorcio della campagna elettorale che ci porterà alle Politiche di marzo, agita il confronto tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle. Il candidato premier grillino Luigi Di Maio propone una drastica riduzione degli assegni, ma esplode la polemica sulla cifra. Dal fronte dem si rinfaccia infatti ai pentastellati di voler tagliare le pensioni da 2 mila euro.

A sollevare il polverone è stato, per l’appunto, un annuncio di Di Maio, che intervenendo ai microfoni di Radio anch’io ha promesso che, se andrà al governo, abolirà “le pensioni d’oro” per recuperare i fondi necessari (circa 12 miliardi) per cancellare la riforma Fornero. Apriti cielo. Matteo Renzi ha subito definito la proposta grillina “folle”. “Il Movimento 5 Stelle ha proposto di recuperare 12 miliardi di euro tagliando ‘le pensioni d’oro’ – ha scritto su Facebook il segretario del Pd -. Al giornalista Rai rimasto stupito per la cifra, Di Maio ha detto in modo sprezzante: ‘Certo che sono 12 miliardi, veda bene’. Noi abbiamo visto bene. Se vogliamo prendere 12 miliardi di euro dalle pensioni dobbiamo tagliare a chi prende 2.300 euro di pensione. Ci rendiamo conto? Qualcuno può legittimamente dire che duemila euro di pensione sono una pensione d’oro? A noi sembra folle”.

L’ex ministro del Lavoro Cesare Damiano ha rincarato la dose: “Se Di Maio vuole recuperare 12 miliardi dalle pensioni d’oro per superare la legge Fornero, ci deve spiegare che cosa intende per ‘pensioni d’oro’. Dato che la matematica non è un’opinione, per recuperare 12 miliardi bisognerebbe azzerare (non pagarle più) tutte le pensioni dai 5.500 euro lordi mensili in su, il cui ammontare lordo annuo corrisponde appunto a quella cifra, incluse le tasse già pagate allo Stato (Fonte: Itinerari Previdenziali su dati Inps 2015)”. Dopo di che è intervenuto il presidente del Pd Matteo Orfini: “Credo che i numeri che ha dato di Maio su quanto produce siano assolutamente sballati come spesso gli capita. Per ridurre le pensioni d’oro sfonda una porta aperta, ma non è sufficiente a correggere gli errori della legge Fornero”.

Ovviamente non si è fatta attendere la risposta del Movimento 5 stelle che, tramite il suo ufficio comunicazione, ha ribadito quanto già detto, e cioè che per “pensioni d’oro” si intendono gli assegni superiori ai 5 mila euro netti. E che il piano di risparmio di 12 miliardi di euro andrebbe spalmato su più anni. “La precisazione viene fatta – si chiarisce dal M5S – in risposta al segretario del Pd Matteo Renzi. Renzi non faccia fake news per distrarre dallo scandalo di bancopoli che colpisce Boschi e il suo partito”.

EDS