
L’amministrazione Trump mette al bando sette parole e frasi nei documenti per il bilancio del prossimo anno: “vulnerabile”, “diritto”, “diversità”, “transessuale”, “feto”, “basato sulle evidenze”, “basato sulla scienza”. Proibendone l’utilizzo alla massima autorità sanitaria statunitense, il Center for Disease Control and Prevention (Cdc). A rivelarlo è il Washington Post, secondo cui la decisione della Casa Bianca è stata comunicata durante una riunione del Cdc dedicata alla stesura dei documenti per il bilancio del prossimo anno, documenti da cui quei termini dovranno essere banditi. Evidenti le difficoltà per chi si occupa di malattie a trasmissione sessuale, o legate alla riproduzione, o specifiche di alcuni settori della popolazione.
In qualche caso si suggerisce anche un’alternativa da utilizzare: al posto di “basato sulla scienza” o “basato su prove”, per esempio, viene proposta l’espressione “sulla base di raccomandazioni della scienza in considerazione degli standard e dei desideri della comunità”. “È più chiaro che mai: questa amministrazione ha disprezzato la salute delle donne, le persone Lgbt e la scienza sin dal primo giorno”, si legge in un tweet di Planned parenthood, la rete di organizzazioni no profit che si occupano di salute e educazione sessuale e dell’accesso a servizi sanitari come l’aborto.
“L’amministrazione di Donald Trump sta rendendo l’America nuovamente stupida. Ai centri per la prevenzione e il controllo delle malattie è stato vietato di usare le espressioni ‘basato sulla scienza’ e ‘basato sull’evidenza’. Finiremo con l’usare Voodoo e sanguisuga per trattare le malattie”: ha chiosato sempre su Twitter il deputato democratico Ted Lieu, parafrasando lo slogan trumpiano “Make America great again”.
Vero è che Trump non ha mai nascosto di considerare la scienza come una questione di opinioni e non una realtà oggettiva basata sull’evidenza, a partire dalle sue idee sul cambiamento climatico. E i temi relativi a orientamento sessuale (con particolare riferimento ai trans), identità di genere e aborto, posti in rilievo dall’amministrazione Obama, sono stati di fatto rimossi dalla sua agenda. E con questa nuova mossa il tycoon – aiutato dal suo vice, Mike Pence – sembra aprire un nuovo fronte di scontro…
EDS