Lite nel vagone: il capotreno perde la testa e viene licenziato

(websource/archivio)

Le aggressioni sui treni delle tratte regionali della Trenord non sono una novità, ma sicuramente questa è quantomeno inedita. In preda a una reazione rabbiosa, aveva morso un migrante e per questo un 25enne capotreno della Trenord è stato licenziato dall’azienda. Le versioni dei fatti sono discordanti, come spiega l’avvocato del capotreno: “A breve faremo ricorso al giudice del lavoro. Una sanzione espulsiva nei confronti del dipendente è sproporzionata. Sicuramente nella concitazione del momento i toni sono andati oltre i limiti, ma il comportamento del mio cliente va letto nel contesto specifico. E cioè stava subendo una rapina di beni aziendali che lui ha cercato di riprendersi”. Inoltre, “non c’è stata alcuna bestemmia”.

Querelata per diffamazione l’autrice del filmato messo sui social che documenta l’aggressione: il video non documenterebbe infatti l’intero accaduto. In base a quanto ricostruito, il migrante prima si era rifiutato di consegnare il biglietto, poi aveva accusato di razzismo il capotreno, quindi consegna al ferroviere una carta di credito prepagata che però non aveva soldi all’interno. Alla fine, il giovane capotreno perde la pazienza e ha quella reazione che gli costa il posto di lavoro. Strappa lo scontrino al senegalese e questi lo strattona e gli porta via pos aziendale e palmare. Il capotreno lo morde ad un braccio ma non riesce a bloccarlo. Alla fine, il migrante viene rintracciato dopo un po’ di tempo alla stazione successiva.

GM