I genitori della mamma di Darfo optano per la donazione degli organi

(Websource/archivio)

Quando hanno saputo che Elisa non sarebbe sopravvissuta, tutte le persone che più la amavano hanno acconsentito a questo atto d’amore, che lei avrebbe sicuramente apprezzato. Proprio così, gli organi della giovane 34enne di Darfo Boario terme saranno dati a chi più ne ha bisogno e lei così, anche se solo metaforicamente, continuerà a vivere. Era volata via il 20 Dicembre scorso, dopo 9 giorni di sofferenza agli Spedali Civili di Brescia, era rimasta schiacciata dal suo fuoristrada che aveva posteggiato mentre apriva il cancello della sua abitazione, dove viveva col marito e i loro due figli. Elisa Gierotto da quel impatto ha riportato ferite talmente gravi da non lasciargli scampo.

Ieri, 21 Dicembre, la decisione importante presa dai famigliari: i suoi organi saranno donati. Una decisione difficile da prendere ma unanime e sicuramente la più giusta. Così la donna è stata sottoposta ad un prelievo multi organo grazie all’impegno ed alla professionalità di una equipe composta da emodinamisti, cardiochirurghi, chirurghi vascolari e rianimatori. Con loro c’era anche la coordinatrice aziendale degli Spedali Civili per la donazione e il prelievo. Inoltre i famigliari di Elisa hanno esplicitamente chiesto di non ricevere fiori per il funerale, bensì con i stessi soldi, di fare una donazione  all’associazione “La Zebra Onlus” che opera proprio agli Spedali Civili stessi. L’associazione citata in precedenza vuole supportare la diagnostica per immagini in ambito pediatrico con la raccolta di fondi creata per l’acquisizione apparecchiature avanzate ed in linea con le più moderne evoluzioni delle tecniche diagnostiche, la messa a disposizione di spazi e di personale altamente specializzato e di tutto ciò che possa rendersi necessario e opportuno per lo svolgimento di un ottimale iter diagnostico.

Elisa a Darfo era molto conosciuta, lavorava alla scuola dell’infanzia. Oltre al marito e i due figli, ha lasciato il papà Guido Mario Gierotto, ex comandante della polizia stradale di Darfo Boario Terme, la mamma Miriam e il fratello minore Damiano. La camera ardente dove la donna può essere vista e salutata per l’ultima volta, si trova nella sala del commiato Savardi e Pedrotti di via Massi a Darfo Boario Terme. Il funerale di terrà sabato alle 14 nella chiesa di Santa Maria in via Breda a Darfo Boario Terme.

GVR