
Il bilancio delle vittime della tempesta tropicale Tembin è giunto a circa novanta vittime, mentre una decina al momento sarebbero i dispersi. Le stime di questa ennesima tragedia causata dalla violenza delle forze naturali nelle Filippine sono ancora approssimative, i soccorritori, infatti, sono al lavoro alla ricerca di dispersi ed eventuali ulteriori vittime. La tempesta ha colpito la parte sud dell’arcipelago per l’esattezza l’Isola di Mindanao. La Provincia maggiormente colpita è quella di Lanao, in particolar modo le città di Tubor, Bukidnon ed Iligan dove sono state trovate tutte le vittime.
Una tragedia quella di questa notte che era stata in parte prevista dalle autorità filippine: negli scorsi giorni, infatti, in via precauzionale erano state sfollate 15 mila persone dalle loro abitazioni per evitare che la tempesta causasse un numero ancora più alto di vittime. Il pericolo di ulteriori morti, però, non è ancora scongiurato, secondo quanto riferito dalla televisione locale ‘Gma’, infatti, Tembin non lascerà l’arcipelago prima del giorno di Natale: la tempesta tropicale è attesa tra oggi e domani nella parte ovest del Paese asiatico, più precisamente nell’Isola di Pawan. Sebbene le Filippine siano interessate da fenomeni di questo tipo dalle 15 alle 20 volte all’anno è sempre difficile mettere in sicurezza tutta la popolazione, sia per una questione logistica che per la conformazione del territorio.
In tempi recenti una delle tempeste più catastrofiche occorse nelle Filippine si è verificata nel 2011 quando il tifone Washi ha imperversato sull’arcipelago causando un numero elevatissimo di vittime: in quella occasione sono state oltre mille i morti causati dalla tempesta tropicale. Qualche anno più tardi, nel 2013, un’altra tempesta dalla forza devastante ha generato ben 7 mila vittime. Negli anni successivi sono state quindi approntate delle misure preventive maggiormente efficaci, già nel 2014 quando si è approssimato il tifone Hagupit sono stati evacuati un milione di cittadini, misura che ha evitato l’ennesima tragedia.
F.S.